Cultura

Personaggi, Fatti e Misfatti della Molfetta Nazionale

Salvatore Altomare
Sembrerebbe un dossier televisivo invece è la sesta fresca pubblicazione del Centro Studi Leonardo Azzarita, curato e redatto da Giuseppe Pansini e Sergio Camporeale
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Giulia Murolo presenta “Personaggi, Fatti e Misfatti della Molfetta Nazionale”: Molfetta nella storia, nella religione e nelle arti,questa è la Molfetta Nazionale di personaggi fatti e misfatti.

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Sembrerebbe un dossier televisivo invece è la sesta fresca pubblicazione del Centro Studi Leonardo Azzarita, curato e redatto da Giuseppe Pansini e Sergio Camporeale.
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rnIl saggio in distribuzione gratuita, è stato presentato per la terza edizione del Premio Azzarita l’evento molfettese che premia gli operatori dell’informazione che si sono distinti nel mondo giornalistico e che garantiscono un servizio continuativo di informazione per la comunità.
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rnQuest’anno sono stati premiati tre perle  illustri del giornalismo, Daniele Rotondo giornalista del Tg Due Rai, Lazzaro Pappagallo  giovane promessa del TgR Lazio e timidamente tra la fucina dell’informazione è stato premiato  per l’impegno nella comunicazione istituzionale il Colonnello dell’Arma dei Carabinieri Paolo Maria La Forgia. Questa importante presenza è stata l’ennesima dimostrazione di come informare i cittadini permetta ai carabinieri di lavorare meglio assicurando loro sicurezza e protezione.
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rnLa pubblicazione è un viaggio tra passato e presente, freschi racconti tra curiosità, storie e personaggi di una Molfetta viva e laboriosa leggiadramente raccontata dalla penna di Giuseppe Pansini, presidente del Centro Leonardo Azzarita.
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rnLe stranezze molfettesi partono dal fascismo, quando Domenico Leccasi nostro concittadino all’indomani dell’uccisione e sepoltura di Benito Mussolini, trafugò le sue spoglie nascondendone il cadavere. Dalla storia alla religione il passaggio è sempre molfettese dato che si racconta che la devozione e il culto per la Madonna del Rosario nel Santuario di Pompei la si deve a un Molfettese amico di Aldo Moro.
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rnVisite importanti nella Molfetta degli anni ‘40  con Sandro Pertini che gustò tra le mura del nostro borgo triglie e vino e ci onorò della sua presenza nel 1978 per inaugurare la Mostra di Guttuso.
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rnAnno 1980, Molfetta piange una grande perdita, un commando di sei brigatisti uccidono Girolamo Minervini nostro concittadino e magistrato da pochi mesi. Anche in Vaticano Molfetta presente con il Mons. Angelo Amato udite udite! Segretario del Papa Ratzinger! Dalla religione al gioco,  i mattoncini Lego ve li ricordate?Per anni la direzione del settore marketing è stata nelle mani di Francesco Ciccolella, molfettese! Molfetta non si risparmia le grandi direzioni come quella di Beniamino Fincchiaro presidente Rai  dal 1975 al 1977, ne nella musica con il brioso Michele Salvemini in arte Caparezza, ne nel cinema con ambientazioni di film come quello di Raul Bova.
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rnQuesta è un’importante pubblicazione, un viaggio nel tempo, uno specchio dell’immortalare una città importante  nel passato, nel presente nel futuro che coltiva importanti talenti come hanno sempre sordidamente mostrato i nostri Molfettesi.

lunedì 26 Giugno 2006

(modifica il 7 Agosto 2022, 16:08)

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