L’8 marzo, giornata internazionale dei diritti della donna, è ormai alle porte.
nAmnesty International Molfetta conosce bene il tema ed anticipa di qualche ora l’evento, coinvolgendo lo sguardo attento della città.
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La giornata, indetta in Italia nel 1922, ha come scopo la celebrazione della donna, per ricordare ed onorare le conquiste sociali, economiche e politiche. Senza mai perdere di vista il lungo cammino, ancora da compiere, contro le discriminazioni e le violenze, di cui le donne sono state e sono ancora oggetto, in molte parti del mondo.
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Amnesty International Molfetta, nella mattina, ha deciso di rendere onore alle “donne coraggio”.
nIl Corso Umberto si è prestato all’evento, vestito delle storie di donne che mettono a repentaglio la propria libertà ed incolumità pur di difendere i diritti umani.
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Hanno deciso di ricordare la forza di Carola Rackete, ancora attuale nella nostra memoria, indagata e messa ai domiciliari per aver salvato la vita di 24 migranti.
nGinetta Sagan, che nel 1945 partecipò alla lotta partigiana come staffettista. Catturata dalle Brigate Nere a Sondrio ed imprigionata nelle mani fasciste per 45 giorni.
nAngela Davis, attivista americana, indagata ed arrestata perché “indisponente” agli ideali razzisti e patriarcali ben radicati negli anni ‘70.
nO ancora, Nawal Benaisss, giovane attivista Marocchina, interessata alla conquista di un’assistenza sanitaria egualitaria.
nCon loro e come loro, sono tante altre le donne ricordate ed “indossate” oggi dal Corso Umberto.
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La parità dei diritti, poter accedere ai servizi della società senza limitazioni, poter proteggere il proprio ambiente e la propria casa sono solo alcune delle cause per cui queste donne si sono battute e hanno pagato caro il loro coraggio.
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