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Isa de Bari: “Furbetti nei vaccini anche a Molfetta”

La Redazione
Isa De Bari
"Aver taciuto su chi ha prevaricato Regione e ASL significa essere corresponsabili"
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Riceviamo e pubblichiamo la nota del consigliere comunale di Forza Italia, Isabella de Bari, che denuncia "furbetti" nelle vaccinazioni. Dei 56mila casi di contestati dagli ispettori della Regione Puglia, secondo l'ex candidato sindaco molfettese, alcuni apparterrebbero a Molfetta. Solo 4 le associazioni molfettesi che avrebbero avuto priorità, ma il consigliere di Forza Italia, con la facoltà di controllo riservata ai consiglieri comunali, ha scoperto altre categorie, considerati "volontari" tra i vaccinati.

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Di seguito le parole di Isabella de Bari.

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In data 30 marzo e 12 aprile, formulavo richiesta di chiarimenti al Sindaco e ad altri sul Piano vaccinale della Hub di Molfetta al fine di verificare l’attuazione dei criteri di priorità codificati dal piano vaccinale nazionale, con richiesta degli elenchi delle associazioni laiche e/o confessionali, età e qualifica dei volontari nell’ambito delle rispettive associazioni; una facoltà di controllo riservata a ciascun consigliere ai sensi dell’articolo.43 del T.U. sugli Enti locali a garanzia della trasparenza e della buona amministrazione.

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Dov’è il fatto grave?

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Quanto contestato dagli ispettori sanitari alla Regione Puglia, ovvero 56mila casi non rientranti nella classifica delle categorie prioritarie (operatori sanitari, personale non sanitario ospiti di RSA, anziani, personale scolastico, altri – con priorità, pazienti fragili e caregivers), purtroppo, vale anche per Molfetta.

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Risultano vaccinati tra le categorie prioritarie, in prima battuta, i cosiddetti Volontari.

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Sul punto, persino il Piano Vaccinale Nazionale interpretativamente li seleziona, individuando associazioni iscritte nel registro regionale che, per Molfetta, sarebbero solo quattro (GEPA – Guardie ecozoofile, Confraternita Misericordia, AVS – associazione volontariato e solidarietà onlus, SER Molfetta).

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In realtà Molfetta annovera tra i vaccinati, nei mesi di marzo e aprile, abbiamo Auser, Vincenziane, Casa Manuele, Croce Rossa, Social Market, AVIS, Consultorio Diocesano, Associazione Schittulli, Seminario, sacerdoti

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Mi intristisco al pensiero della priorità riconosciuta a 50 volontari di un social market e l’amnesia verso le cassiere ed i cassieri dei supermercati, più a rischio in maniera passiva ed attiva.

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Mi angoscia il costante abuso del grembiule di don Tonino Bello di fronte al rischio riconosciuto a 8 sacerdoti per la convivenza con 7 seminaristi, se paragonato alla trascurata promiscuità delle carceri, o il bisogno della “unzione degli infermi” negato ai casi Covid.

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Quanto alla responsabilità, la risposta da parte del sindaco “il Comune non ha competenza in ordine agli elenchi dei vaccinabili”, è una dichiarazione pilatesca e di concreto favoreggiamento omertoso di irregolarità, che io, come consigliere e come capo politico della minoranza che rappresento – non importa in quale portata numerica, non intendo sostenere o avallare.

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Il Sindaco è autorità sanitaria locale (ex art.32 L.883/78 e art.117 DL 112/98) secondo il Piano Nazionale per le emergenze di tipo epidemico ha compiti di monitoraggio, sorveglianza e collaborazione con le Autorità sanitarie.

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Aver taciuto di fronte a questa prevaricazione della Regione o della ASL o di chi ha ritenuto “Altri” una categoria discrezionale, significa essere corresponsabili e significa concorrere a creare un grave pregiudizio alla propria comunità, al principio di uguaglianza all’accesso alle cure, principio di rango costituzionale.

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Si riappropri, il sindaco, nei rapporti con la Regione e la ASL di quel ruolo di primaria rilevanza che la Legge gli riconosce nell’organizzazione e nella gestione della Salute; favorisca, altresì, con la trasparenza dell’informazione, il controllo dei consiglieri sugli esiti delle deleghe che affida a terzi.

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giovedì 22 Aprile 2021

(modifica il 28 Luglio 2022, 3:48)

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Sergio scardigno
Sergio scardigno
3 anni fa

Io sono un consigliere dell'AVIS, e ho letto una notizia falsa e infamante nei confronti dei soci AVIS, noi non siamo stati vaccinati ed io personalmente ho fatto regolarmente richiesta e se vi interessa andrò con la prenotazione il giorno 3 maggio, ore 13,45