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L’Immacolata a Molfetta, la festa della “zita”

La Redazione
Cartolina storica della chiesa dell'Immacolata
Secondo la tradizione la suocera invitava la nuora a pranzo e le regalava un velo
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Il ponte perfetto tra San Nicola e Natale, tra la festa che dà il via all’atmosfera unica del dicembre molfettese e quella che ne costituisce il clou. Oggi è il giorno dell’Immacolata Concezione (nella foto una vecchia cartolina della chiesa molfettese, tratta dal sito www.parrocchiemolfetta.it), ma molti sapranno che l’8 dicembre veniva chiamato anche la “Medonn d r zait”.

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Usanza categorica, infatti, era che la mamma del “lui”, la spesso vituperata suocera, invitasse a pranzo la nuora, e che per l’occasione imbandisse la tavola di ogni ben di dio. Magari mettendoci pure le frittelle residue, comunque squisite, del giorno prima, visto che tradizione voleva che alla vigilia dell’Immacolata fosse immancabile la presenza delle frittelle.

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In realtà le frittelle – spiegano i ben informati – non sono un’usanza molfettese alla vigilia dell’Immacolata, ma importata dai paesi del circondario. Il velo invece è tutto nostro”.

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Il velo in effetti rendeva tipica questa festività. La suocera, infatti, era solita regalarlo alla neo nuora per farglielo indossare a messa. Un regalo che arrivava due giorni dopo la classica “borsetta” fatta trovare a San Nicola.

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Insomma, l’8 dicembre era il giorno in cui suocera e nuora venivano a rispettiva conoscenza. Quasi un viatico per il futuro matrimonio.

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Usanze del tempo che fu, ma sempre belle da ricordare.

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giovedì 8 Dicembre 2016

(modifica il 30 Luglio 2022, 8:10)

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