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Cestini gettacarte come gli ex cassonetti. La nuova frontiera delle vecchie abitudini

La Redazione
Rifiuti nei pressi del cestino gettacarte
Sta diventando un'emergenza. Urge una soluzione, o una ripresa di una comunicazione chiara e diretta con la città
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Via Aurelio Saffi, ore 20. Una passeggiata come tante nei pressi di casa prima che inizi il classico sabato sera. Quello in foto è (dovrebbe essere) un cestino gettacarte, uno dei tanti presenti in città per consentire alle persone, al di là della raccolta differenziata nelle proprie case, di cestinare i rifiuti prodotti “en passant”.

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Il senso di questi cestini però non deve essere chiaro a molti. Ed è lecito chiedersi se la gente che ammassa buste di immondizia come se quei cestini fossero cassonetti, non ne abbia davvero capito l’utilità. O semplicemente faccia finta di nulla per non modificare ostinatamente le proprie abitudini.

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Nei pressi di quel cestino debordante è già da giorni che si ammassano buste. La gente, senza uno straccio di rispetto delle regole, si avvicina con nonchalance e certezza di non essere beccata, lasciando il proprio marchio di inciviltà.

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E la cosa peggiore è che comportarsi così sta diventando normale. Normale è depositare lì l’immondizia, normale è fingere che la raccolta differenziata porta a porta non esista. Oppure, accettando a fatica il principio della buona fede, normale è pensare che quello possa essere un punto di raccolta straordinario di rifiuti. Cassonetti 2.0.

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Crediamo che sia giunto il momento di intervenire. O almeno di riprendere una campagna di comunicazione a tamburo battente. La situazione rifiuti, a Molfetta, rischia di diventare davvero un’emergenza.

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domenica 19 Febbraio 2017

(modifica il 30 Luglio 2022, 6:19)

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Gpani
Gpani
7 anni fa

Comprendere che il porta a porta non funziona ? Comprendere che la raccolta differenziata non è detto che si debba fare con il portaaporta?

Eugenio sallustio
Eugenio sallustio
7 anni fa

La situazione rifiuti a Molfetta è già un’emergenza e lo è stata sin da quando è iniziata la raccolta porta a porta. A mio avviso non bastano solo le campagne di sensibilizzazione ma bisognerebbe combattere a muso duro questi incivili che, pur di non rispettare una regola che pian piano si sta consolidando, sporcano le nostre città. Il problema non è solo agli angoli delle strade ma anche sotto le nostre abitazioni dove, molto spesso, ci sono condomini che si comportano come trent’anni fa, conferendo i rifiuti non solo senz

donato giliberti
donato giliberti
7 anni fa

se la raccolta porta a porta fuonziona dovunque non vedo perche’ non dovrebbe funzionare a molfetta.La risposta e’ semplice:troppi maleducati menefreghisti,dovunque vedo sacchetti.La gente esce lo stesso a buttarla ma deve fare il furbo anche se io stesso ho messo dei cartelli offensivi per questi zozzosi.

Pino sallustio
Pino sallustio
7 anni fa

Che schifezza sono veramente dei sporcaccioni!!! Mi chiedo se vivono cosí nelle loro case!!

marco
marco
7 anni fa

Caro gpani ormai il p.a p. è operativo , il fatto che non si è d’accordo con il metodo e di avere altri proposte non significa arrogarsi il diritto di insudiciare la città.Idem per i possessori di cani che ci fanno partecipi dei bisogni dei loro amici

grazia de bari
grazia de bari
7 anni fa

Esiste un solo metodo per fermare l’inciviltà:multe a raffica. Non è difficile essere civili ma é più facile essere zozzi. Nella zona di ponente i cestini getta carte sono spariti completamente.

Franco
Franco
7 anni fa

Il problema sarà più evidente quando si alzeranno le temperature che determineranno una presenza costante di moscerini e zanzare che entreranno senza problemi nelle case ai primi piani. Pensate quando la notte lasceremo le finestre semi aperte. Sabato scorso sono andato all’asm per chiedere di farlo togliere giù da casa mia che abito al primo piano. Mi faranno sapere.