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Buon compleanno Gabriella: il ricordo degli amici

La Redazione
Gabriella Cipriani
Oggi la musicista molfettese, deceduta tre anni fa dopo un incidente automobilistico nei pressi di Matera, avrebbe compiuto 25 anni
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La stima per Gabriella Cipriani, che oggi avrebbe compiuto 25 anni, è davvero sconfinata. Ci sono arrivati altri tre ricordi di amici della musicista molfettese. Sono quelli di Mizio Vilardi, Claudia De Candia, Francesca Faleo e Bepi Maralfa. Li pubblichiamo così, senza filtri.

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Francesca Faleo

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Oltre dieci anni fa e grazie ad una amica in comune, ho conosciuto Gabriella e di lei ho apprezzato l'amore incondizionato per la musica e per il suo violino, che questa sera suonerò con grande emozione e commozione in occasione della festa a lei dedicata. La conoscenza di Gabriella ha poi fatto spazio all'affetto personale verso di lei alimentato dal sentimento, con lei sempre condiviso, di amore per la musica in tutte le sue forme; abbiamo suonato insieme in concerti di musica classica, da camera, ma anche leggera e jazz. Gabriella è presente in tanti gesti della vita quotidiana e il suo sorriso incancellabile non è un ricordo ma una gioia.

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Claudia De Candia

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Chi crede nel destino, negli incontri che esso guida e comanda, indirizzati da una forza non esattamente identificabile? Io ho cominciato a crederci quando ho conosciuto Gabriella. L’ho conosciuta nel periodo successivo al suo soggiorno in Inghilterra.

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Era appena tornata dal suo Erasmus ed era in preda a quella nostalgia che tutti gli studenti Erasmus hanno provato. Liverpool. Uno scrigno di piccoli tesori che si era dischiuso a lei con tanta generosità, a ritmo di musica, tra i sorrisi dei suoi colleghi e nuovi amici.

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Eravamo lì, in quel locale dove avremmo suonato la sera successiva. Così, improvvisamente, in sintonia grazie alla nostra comune e smisurata passione per l’inglese, è partita la danza dei ricordi: un susseguirsi di aneddoti e storie accadute nei mesi precedenti, raccontati senza tregua, in modo così empatico e capace di catapultarci a Liverpool per una sera. Io che pendevo dalle sue labbra immaginando quei giorni, che si stavano tramutando un po’ anche nei miei.

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“Dai, Gabriella, dopo tutto questo parlare avrai sicuramente sete!” e poi… un brindisi. Cos’era? A noi? Al nostro futuro? Alla serata di musica che avremmo condiviso la sera successiva?

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“Cheers!” pronunciammo mentre “tocciammo” le nostre birre. Pensammo che probabilmente eravamo le uniche in quel locale a brindare in inglese e forse ci sentimmo anche un po’ ridicole a farlo, ma cosa ce ne importava! Ci eravamo riconosciute nel nostro essere comunemente innamorate della stessa lingua straniera. Sentii che ci parlavamo come avrebbero fatto due amiche di una vita. Procrastinammo nei suoi ricordi luminosi e piovosi…

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Se ci penso, mi sembra di essere ancora lì. Complice quella pinta di birra, l’entusiasmo di aver da poco posato i rispettivi strumenti dopo le prove, il mio stupore per la tua innata capacità di improvvisare su canzoni mai ascoltate prima di allora. Avevo adorato il vestito sonoro che aveva cucito sul momento addosso ad una mia canzone, e gliel’avevo confessato e ripetuto più volte durante quella serata, quasi fosse una notizia sensazionale!

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C’era tutto lì, quella sera: le chiacchiere, la complicità di chi fa musica per sentirsi bene, una buona birra, i fanatismi di due linguiste e un amico paziente che le sopportava con fare discreto.

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Io ci credo. Ci credo che ti ho conosciuta perché dovevo, perché era inevitabile. Perché oggi non saprei che la pioggia nei ricordi può essere il balsamo ad ogni moto di nostalgia, ad ogni sensazione di mancanza. Perché oggi non saprei che forse quell’ombrello che non ti era più stato restituito non ti serviva più.

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Mizio Vilardi

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Gabriella è amore incondizionato per la vita e per la musica. Le devo tantissimo e ognuno di noi dovrebbe qualcosa alla vita pensando a Gabriella. Le anime gentili riescono ad avere sempre un percorso di vita più lungo, a dispetto del corpo. Gabriella ne è la dimostrazione e come direbbe Tolstoi: "Noi moriamo soltanto quando non riusciamo a mettere radice in altri". Allora forse Gabri è proprio questo, Musica infinita fortemente radicata in noi. Buon compleanno amica mia.

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Bepi Maralfa

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Ho conosciuto Gabriella grazie a Francesca Faleo, quando con la New Orchestra abbiamo tirato su concerti per beneficenza di genere leggero e Jazz. Gabriella lascia un vuoto incolmabile, perché erano tali e tante le sue aspettative di vita, nella musica, nella professione, in amore, che da lei era lecito attendersi sempre espressioni di gioia, di sincerità, di bellezza e di sorpresa, valori tutti ai quali è davvero difficile per noi tutti fare a meno. Nei suoi teneri anni di vita ha lasciato un patrimonio di note, di sensibilità musicale e d'animo, ha trasmesso più di quanto si possa fare in una vita intera. È questo l'aspetto più profondo della sua esistenza, quello di aver consegnato valori imperituri in un tempo assai breve, che possono cogliersi in tanti aspetti della vita quotidiana. La ringrazierò per sempre per esser stata mia giovane e sincera compagna nella musica così come nella creazione del movimento Linea Diritta di cui è stata assieme a me socia fondatrice.

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martedì 28 Marzo 2017

(modifica il 30 Luglio 2022, 5:06)

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