Una piccola impresa di serramenta tecnica per il settore del mobile che, passo dopo passo, è diventata un laboratorio di tecnologie con un piede nel futuro. Anzi due. Parliamo di Hevolus, realtà molfettese che ha conquistato il settore dell’arredamento.
Ne ha parlato con un articolo assai approfondito il quotidiano Repubblica, che ha messo al centro dell’attenzione le persone e il modus operandi dell’azienda molfettese, amministrata da Antonella La Notte. È lei a coordinare un gruppo di architetti, informatici ed esperti di marketing, che hanno fatto dell’azienda, una realtà appetita a livello internazionale. Al punto che il colosso Wurth ha deciso dapprima di proporre una partnership, dicendosi stupita delle potenzialità e dei risultati del gruppo di lavoro, poi addirittura di acquistare la sala cinebox.
La sala cinebox è la premessa di tutti, uno schermo che riproduce lo showroom dove l’industria o il falegname assieme al suo cliente definiscono fin nei minimi particolari l’ambiente che si vuole realizzare.
“Siamo nati per servire chi fabbricava cucine, fornivamo guide, sponde, cerniere – ha detto la manager a Repubblica -. Il nostro desiderio è stato aiutare le aziende a vendere di più, presentandosi meglio ai loro clienti. Oggi siamo in grado di dare tutto ciò che serve su misura, qui è come stare in sartoria”.
Oggi Hevolus lavora con Balthaup, Schiffini, Natuzzi, Scavolini, Berloni e si sta lanciando all’esterno, in Spagna e in Austria. Ha aperto una sede a Pesaro, spostando il magazzino del semilavorato lì, cuore dell’industria del mobile.
Solo tappe di un percorso incredibile, costellato da risultati (e fatturati) impensabili. Un salto nel futuro, fatto di intuizioni geniali e capacità di tradurre i sogni in realtà. Anche da Molfetta. Soprattutto a Molfetta.