Il “Fascination of plants day”, ovvero la giornata internazionale del fascino delle piante, è un evento mondiale che, ogni 18 maggio, rilancia il suo appuntamento annuale aprendo al pubblico l’universo delle piante.
Molfetta sale in cattedra, aprendo una discussione, trasmessa in streaming sulla piattaforma www.marinaproject.eu, tramite il canale YouTube dell’Osservatorio del Mare a Molfetta, con due esperti del settore, Maddalena de Virgilio, ricercatrice e biologa molecolare, e Massimiliano Piscitelli, ingegnere ambientale di Legambiente Puglia.
La diretta streaming ha visto la collaborazione della dottoressa Patrizia Griffoni e del dottor Fernando Ferri, del progetto EU Marina RRI, progetto finalizzato a creare le condizioni per ricerca e innovazione responsabile sul mare.
“Ho deciso di aderire nella mia città al fascination day, giornata indotta dall’EPSO, European Plant Science Organisation, al fine di far avvicinare il maggior numero possibile di persone all’affascinante mondo delle piante ed alla biodiversità ad esse connessa”. Maddalena de Virgilio vi aderisce per conto dell’Istituto di Bioscienze e Biorisorse di ricerca di Bari, per parlare degli esiti preliminari di una sperimentazione pilota sulla genetica della Posidonia Oceanica, importante per comprendere la salute del mare, importante per comprenderne la relativa pescosità.
È uno studio condotto con la collaborazione di diversi istituti ed organizzazioni, come la stazione zoologica Anton Dohrn di Napoli, o ancora l’OMM, Osservatore del Mare a Molfetta che ricordiamo essere una associazione di cittadini impegnati nel supporto alla osservazione e studio del mare tramite il metodo Citizensscience.
La pianta acquatica Posidonia Oceanica, ricordiamo essere la chiave di volta, per comprendere al meglio quanto il nostro mare sia in ottima salute e quanto potremmo fare per salvaguardare uno dei siti più importanti di Posidonia Oceanica, il posidoneto San Vito-Barletta, riconosciuto nel 2005 come SIC.
Un SIC è un sito di interesse comunitario, oggetto di studio e documentazione poiché accoglie un habitat, una specie vegetale o animale da salvaguardare o tutelare.
Ebbene da recenti studi e osservazioni è stata rilevata una semiprateria di Posidonia Oceanica presso Cala S.Giacomo; una semiprateria molto disturbata, dalla riproduzione anomala, di non spiccata rigogliosità a causa probabilmente delle costruzioni portuali, degli scarichi fognari non depurati e della pesca a strascico.
Conclude la de Virgilio, dicendo, “L’intento certo e concreto è quello di raccogliere tutte le segnalazioni di questa pianta marina col fine di filmarla, localizzarla e crearne una mappa, per cercare di salvaguardare e tutelare questo habitat naturale.”
Proprio sulla base invece di una relazione del circolo Legambiente di Molfetta, Massimiliano Piscitelli ci parla dello stato dell’ambiente costiero e marino a Molfetta, e prova ad elencarci le possibili cause della pessima condizione della Posidonia Oceanica a Molfetta.
Ci spiega che uno dei problemi più evidenti del nostro mare, è la presenza di ordigni bellici a caricamento speciale, che emetterebbero agenti chimici persistenti nelle nostre acque, risalenti a vari conflitti bellici, dalla seconda guerra mondiale alla guerra del Kosovo; ma anche bombe a grappolo che avrebbero rilasciato bombe dalla grandezza di una lattina, difficili da eliminare. Una bonifica del nostro mare, di difficile, dunque, realizzazione.
Altro problema sono gli scarichi idrici. Abbiamo uno scarico di condizioni elevate in quanto sarebbe il terzo, in rilevanza ambientale, in tutta la Puglia, successivo solo ai due del capoluogo barese. Un sistema depurativo annesso che continua a funzionare come non dovrebbe, i cui risultati di studio non sono confortanti. Le non conformità sono ancora significative.
Problema conseguente è quello della presenza nel nostro mare della Ostreopsis Ovata, ovvero alga tossica. Un problema importato evidentemente dalle acque di zavorra di navi estere, che hanno permesso la colonizzazione di tale specie marina. Un’alga di certo alimentata è assicurata dalle sostanze chimiche riversate sul mare; un alga di difficile eliminazione.