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Educare con i fatti. L’associazione “Appoggiati a me” si presenta alla città

Serena Abbattista
Gli operatori dell'associazione "Appoggiati a me Onlus"
Davanti alle famiglie e agli operatori
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Educare con i fatti. Includere nella società, nella scuola e nel lavoro.

Sono alcuni degli obiettivi da raggiungere per l’associazione “Appoggiati a me Onlus”, impegnata nell’inclusione delle persone con disabilità nella realtà di tutti i giorni.

Un team affiatato; un unico corpo ed un’unica voce impegnata nel sociale per dare una possibilità concreta a chi merita di essere guardato con rispetto, con amore e con concretezza.

Il presidente dell’associazione, Alberto Cappelluti, ha accolto sabato le tante famiglie, i tanti ragazzi fautori di tal progetto, presso palazzo Gagliardi.

“Partiamo dall’idea di creare una possibilità per i nostri bambini e ragazzi. In una situazione di disabilità non è solo importante stare nella comunità, ma ciò che conta è il come ci si sta, come si vive all’interno della comunità”, queste le prime affermazioni di Chiara Ferrari, psicologa e analista del comportamento BCBA, responsabile di interventi e progetti psicoeducativi rivolti alla disabilità in Emilia Romagna, e con tal progetto, in Puglia.

“Il nostro lavoro è quello di applicare delle strategie scientifiche affinché aumenti il benessere dei nostri ragazzi e delle loro famiglie. Vivere il territorio per questi ragazzi è fondamentale per formare dei futuri cittadini completi”.

L’associazione “Appoggiati a me”, nata nel 2014 e divenuta Onlus nel 2017, diviene in tal modo un punto di riferimento concreto, un centro con cui tessere una rete percepibile di rapporti e fiducia.

Fiducia sostenuta da pilastri inseriti come tasselli perfetti in un team di lavoro alto e qualificato.

Psicologi, logopedisti, educatori, esperti di avviamento allo sport. Individualità che vivono una formazione continua, una formazione scientifica che aiuta costantemente ad elevare il lavoro di questo team.

“Un altro pezzo di squadra sono le famiglie, che insieme a noi costruiscono la quotidianità; o ancora la scuola, tassello fondamentale per la continuità di tale progetto; il territorio, il territorio che siete voi, il parrucchiere, il barista, che ci aiutano a far vivere situazioni reali, ad affrontare i problemi quotidiani”, in tal modo conclude la Ferrari prima di presentare la sua di equipe, insieme alla psicologa Teresa Piumelli, psicologa e coordinatrice dell’associazione.

Un progetto, dunque, che abbraccia ampie aree: avviamento allo sport, tempo libero, teatro, progetti estivi; terapie individuali rivolte ad un’ampia fascia d’età, seguendo l’approccio ABA, Analisi Comportamentale Applicata; terapie di minigruppi per ricreare percorsi personalizzati atti a rendere benessere e serenità ad ogni singolo bimbo e ragazzo.

“Tutto è basato sulla condivisione, perché pensiamo che questa sia l’unica strada verso l’autonomia e benessere dei nostri ragazzi”.

lunedì 18 Settembre 2017

(modifica il 29 Luglio 2022, 23:18)

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