I prossimi mesi potrebbero essere densi di novità per molte parti di Molfetta, destinate a cambiare radicalmente volto. Almeno questo ci sarebbe nelle intenzioni dell’amministrazione Minervini e dell’assessore ai Lavori pubblici Mariano Caputo, decisi a pigiare sull’acceleratore in primis sul fronte delle opere pubbliche e dell’arredo urbano.
Se sono già evidenti, infatti, i segni delle rotatorie (o le rotatorie già complete) che diverranno sempre più caratteristiche di Molfetta, alcune novità riguarderanno da vicino corso Umberto e corso Fornari. Il primo classico e un po’ dimenticato “salotto buono” della città; il secondo luogo di grande circolazione di veicoli, contraddistinto dalla presenza di scuole, anello di congiunzione tra luoghi tipici della vita cittadina.
Ebbene, da quanto ci risulta, corso Umberto sarà oggetto dai primi di gennaio dei lavori di riqualificazione. Già prima, entro il 31 dicembre, diverrà esecutivo il progetto di riqualificazione di piazza Principe di Napoli, che sarà idealmente inglobata in corso Umberto. In particolare ci sarà una interconnessione tra le due aree, attraverso la chiusura di via Cairoli, con la realizzazione di un marciapiede unico nello stesso stile di piazza Principe di Napoli.
A proposito di corso Fornari, invece, la novità è che potrebbe diventare alberato, nel lungo tratto che va dall’Apicella alla scuola San Giovanni Bosco. Lungo quella via sarebbe anche potenziata la piazzetta che sorge nei pressi del vecchio distributore di benzina a due passi dalla fontana, con tanto di eliminazione della ringhiera. Soprattutto ci sarebbero piccole strutture per disabili, con il pioppo inglobato nel giardino a sua volta potenziato con luci di riqualificazione. Dulcis in fundo, è in programma la realizzazione di una sorta di isola con alberi e un parcheggio regolamentato.
Ultima nota, a proposito di un’annosa e calda questione: il mercato settimanale. Ne abbiamo parlato in questi giorni, proponendovi un sondaggio che ha reso bene l’idea dei molfettesi: via Achille Salvucci non può essere ancora a lungo la sede del mercato. È previsto, in questo senso, il suo spostamento in viale Monsignor Bello, in una zona più periferica di quella che attualmente ospita le tante bancarelle.
al Sig, Caputo, vorrei ricordare che, invece di abbellire le strade (Corso Fornari, Corso Umberto), si preoccupasse di risolvere la questione strade (buche,avvallamenti, voragini, sconnessioni selciato), quando era all!opposizione nella precedente Amministrazione ,era il suo CAVALLO DI BATTAGLIA, contro la Natalicchio ( FATE COME DICO IO MA, NON FATE COME FACCIO IO) !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Togliere la ringhiera alla piazzetta di Corso Fornari significa farla degradare come è successo a Piazza Efrem,per non parlare dei pericoli che potrebbero correre i bambini uscendo improvvisamente su una strada a grande traffico,senza protezione;aumentare il verde è lodevole,ma bisogna anche curare quello esistente; l'assessore dovrebbe farsi una passeggiata al parco di Ponente per verificare la situazione disastrosa della zona.
Alberiamo anche via Baccarini! Necessario provvedere a riasfaltare via Cattaneo, in stato pietoso.
Ma sapete che esiste anche una zona molto ma molto dimenticata che è via SPADOLINI e tutta la zona dove non c'è niente ma proprio niente se non due bar? Noi per raggiungere viale mons.Bello dobbiamo necessariamente prendere la macchina o bici o altro se non vogliamo rischiare la.nostra vita poiché i due quartieri sono divisi dalla lama. Perché non fare anche qui un mercato? O qualsiasi cosa anche un concerto Vi ricordate di noi solo alle votazioni!!!!!!
Troppi soldi spesi per il corso, servono soldi per le strade dissestate del centro e nella zona antistante il duomo. Riportare alla luce le vecchie chianche ed eliminare l'asfalto.
Capisco la riqualificazione del corso, per altro già riqualificato tempo fa, e di corso Fornari, ma la zona nuova in espansione? Troppe zone di verde incolto tra i palazzi.
Ma riusciremmo mai ad imparare dai paesi limitrofi? Zona nuova (167 bis), nuove zone verdi, nuove strutture… invece no…
Corso Umberto: l'arredo nuovo risale a qualche anno fa giusto? allora perché spendere altri soldi?
Le periferie! E' necessario valorizzare le PERIFERIE!!!
Finalmente si comprende che la bellezza di una citta non può essere data esclusivamente dal mare, se tutto il resto è cemento. Sarebbe come abitare una bella casa senza arredi. Speriamo che gli amministratori facciano piantare alberi compatibili con il clima e l'ambiente per non rischiare tra qualche anno di veder vanificati i risultati, come accaduto in passato.