Con la festa di Santa Lucia, il Natale molfettese entra nel vivo. E’ domani, infatti, il giorno tanto atteso per cominciare finalmente a scaldare la voce e cantare a gran tono “La Santa Allegrezza”, vero e proprio inno natalizio molfettese.
Il canto è infatti tradizionalmente eseguito dal 13 al 23 dicembre, a scandire il conto alla rovescia prima della vigilia di Natale. Come la tradizione vuole, ci si riunisce in gruppi, con vari compiti ripartiti tra i vari componenti delle comitive di musicisti e cantanti, tra chi si cimenta nell’intonare l’intermezzo strumentale, a chi si diletta nel gioco di prime e seconde voci del coro, fino ad arrivare al delicatissimo ruolo del banditore dei dodici rintocchi del “risuonar della mezzanotte” con il triangolo. Tutti con un unico obiettivo: allietare il cuore dei molfettesi, con soste all’interno di case o piazze affollate e, soprattutto, riscuotere “il canestro delle cose buone” invocato nell’ultimo ritornello.
D’altronde, a Molfetta funziona così e l’esecuzione della Santa Allegrezza si trasforma in una nostra personalissima versione del “dolcetto o scherzetto” tipicamente anglosassone. Anche quest’anno, gli appuntamenti con i tanti suonatori, organizzati o improvvisati, non mancheranno di certo.
Non mancherà, il 13 dicembre, nemmeno la degustazione dei tipici “Occhi di Santa Lucia”, i tipici taralli zuccherati, che richiamano la leggenda degli occhi strappati alla santa, fatto in realtà privo di fondamento.
A tal proposito, segnaliamo proprio per domani sera, alle 19.30 presso la Fabbrica di San Domenico, una degustazione dei dolci tipici e di vino pugliese, promossa e organizzata dalle associazioni culturali “I templari” e le “Amiche delle amiche”, un’iniziativa per cominciare ad assaporare le delizie del Natale molfettese.
Un evento dei tanti. Settimane da vivere al massimo. Fra musica, gusto e tradizioni