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Feste senza botti. Un Natale diverso è possibile

La Redazione
Piazza Paradiso
Guardia di finanza, carabinieri e polizia locale pronti a fronteggiare le violazioni di legge. Sperando siano ridotte al minimo
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Natale: giorni di feste, di regali, di buoni propositi. A Molfetta, però, anche di vecchie e poco gradevoli storie. Come quelle dei botti, della purtroppo classica Baghdad. Della notte di fine anno che in piazza Paradiso genera più paura che “priscio”, almeno agli occhi di chi, quelle ore, vorrebbe passarle tra un piatto del cenone e il conto alla rovescia per l’inizio dell’anno nuovo.

Non solo piazza Paradiso, ovviamente. Perché quella piazza è diventata tristemente simbolo della degenerazione del divertimento, ma la Molfetta che diventa tutta spari e rumori va ben oltre quel quadrato di terra. Ogni anno è sempre la stessa storia, sempre le stesse raccomandazioni, con le ordinanze regolarmente emesse e altrettanto regolarmente ignorate.

L’ultima è quella del 7 dicembre, con cui il sindaco Tommaso Minervini ha imposto il divieto di vendita di ogni tipo di fuochi d’artificio, eccetto quelli ascrivibili alla categoria F1 (rischio estremamente basso e rumorosità trascurabile, utilizzabili anche all’interno di edifici ma non da bambini di età inferiore ai 14 anni) ed F2 (basso rischio e bassa rumorosità, ma utilizzabili solo all’aperto). Nell’ordinanza spiccano anche il divieto di usare ogni tipo di fuoco d’artificio che possa creare danni a persone e cose, intendendo per cose luoghi pubblici o privati di persone non consenzienti. E chiaramente il divieto di vendita ai più piccoli. Almeno loro, spendano tempo e denaro per passatempi più sani.

Ancora una volta una stretta sull’uso di petardi che hanno trasformato troppe volte le vie della città in campi di battaglia, con tutti i rischi del caso. Anche quest’anno la Guardia di finanza pattuglierà il territorio per verificare che non ci siano violazioni di legge. Anche quest’anno si cercherà di ridurre al minimo vendita illegale e pericolosità di certe situazioni. È utile ricordare i sequestri e le operazioni messe a segno negli anni scorsi. Sono tanti, per fortuna, e danno l’idea di una lotta senza quartiere all’illegalità, che è male profondo della nostra società, ma che viene percepita con ancora più forza in questi periodi.

E se è vero che non ci si stancherà mai di chiedere più controlli e attenzioni, soprattutto in forma preventiva, alle forze dell’ordine, è altrettanto vero che è sul fronte culturale che occorre agire.

Anche su questo giustamente battono le forze dell’ordine, con i carabinieri impegnati in prima linea a trasmettere un concetto: noi facciamo del nostro, voi fate del vostro. Che a Natale, vuol dire soprattutto una cosa: non semplicemente che le regole vanno rispettate.

Al di là del messaggio, c’è pure un consiglio: i soldi che si spendono per acquistare botti diversi da fontanine o minicicciole, li si usi per far del bene a qualcuno. Si faccia un regalo in più alla propria donna o ai propri figli, o agli amici. Ci sarebbe più gusto e meno spreco.
Va detto che già in questi giorni sono iniziati i controlli nelle attività commerciali da parte della polizia locale. L’obiettivo? Contrastare la vendita di prodotti non conformi alla legge. E laddove questo non si riesca a fare, il messaggio rivolto ai cittadini è sempre lo stesso: il consumo sia responsabile, e se proprio non si vuole rinunciare a far festa con le “bombette”, almeno non si vada oltre i limiti imposti dalla legge e dal buon senso.

Non diciamo che Baghdad debba diventare per forza Betlemme. Ma almeno che Molfetta resti se stessa.

venerdì 15 Dicembre 2017

(modifica il 29 Luglio 2022, 19:38)

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