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Don Tonino e l’impegno per la pace, il ricordo di Francesco De Palo

Nicola Palmiotto
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La missione per la pace di Don Tonino
Il giovinazzese dal 1983 obiettore di coscienza, fu a stretto contatto con il vescovo salentino «Don Tonino metteva insieme le persone: la pace è questo. Lui la definiva la "convivialità delle differenze"»
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«La pace va osata». Furono queste le parole annotate da don Tonino Bello sul suo diario durante la marcia a Sarajevo, compiuta da 500 pacifisti nel dicembre del 1992. Soltanto pochi mesi dopo il vescovo di Alessano avrebbe concluso la sua missione terrena, e forse quella marcia resta come l’ultimo gesto di una vita intera spesa a favore della pace. Dalla presa di posizione per la smilitarizzazione della Murgia alla legge sul commercio delle armi furono tante le campagne che don Tonino condusse in prima persona da vescovo prima e da presidente di Pax Christi poi.

Fin da subito don Tonino fu seguito da alcuni giovani che avevano scelto di essere obiettori di coscienza. Uno di questi era Guglielmo Minervini, l’altro il giovinazzese Francesco De Palo. «Volevamo realizzare i nostri sogni: lavorare per la pace e per i progetti concreti di solidarietà. In questa ricerca abbiamo incrociato la sua profetica presenza». De Palo ha raccontato a GiovinazzoLive.it la missione di don Tonino per la pace, un impegno che ha dato i suoi frutti e che dura ancora oggi.

giovedì 19 Aprile 2018

(modifica il 29 Luglio 2022, 14:34)

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