La visita del Papa

Gambe stanche e cuor contento, il racconto di un pellegrino

Elena Albanese
Quel che rimane degli sgabelli di cartone
L'agognato varco è lì, lo si vede sullo sfondo del mare, ma per arrivarci il percorso si fa sempre più stretto e impervio. Alla meta non si arriva che ben oltre l'alba. Significato recondito o solo topografia del centro storico?
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Sveglia alle 4. O giù lì. Un caffè al volo, abbigliamento a strati che a quest’ora di notte fa freschetto, ma poi è previsto sole… Una borsa leggera con pass, documento e pochi generi di prima necessità.

Partenza alle 5: il pullman col cartello della parrocchia, facce ancora addormentate che si dicono “Buongiorno” e sgabelli di cartone nelle buste di plastica.

L’ingresso a Molfetta seguìto dalla lunga strada a piedi. Non ci sono auto in giro – neanche potrebbero esserci -, solo persone di tutte le età: giovani, anziani, donne con piccoli in braccio (ché si diceva i passeggini fossero vietati!). Si incrocia qualche “ristoro del pellegrino” agli angoli delle vie, con giovani volontari che sorridono nella penombra.

L’agognato varco è lì, lo si vede sullo sfondo del mare, ma per arrivarci il percorso si fa sempre più stretto e impervio. Alla meta non si arriva che ben oltre l’alba. Un significato recondito o solo topografia del centro storico e lentezza nei controlli?

Nella zona rossa adiacente il porto i bambini ci sono già da tempo. Ridono e mangiano pane e Nutella. I più grandi si schizzano acqua per rinfrescarsi, bonariamente rimproverati dalle accompagnatrici. La pazienza è la grande amica di tutti coloro che sono in attesa di vedere Francesco, di scattargli una foto, di tendergli la mano, di porgergli in braccio un neonato, di chiedergli una grazia. Nel frattempo ci si riconosce, ci si saluta, ci si abbraccia. Partono cori spontanei, in una via di mezzo tra una partita di calcio e un concerto. In sottofondo, la voce di colui che ha potuto tutto questo. Quell’inconfondibile accento salentino che non poteva non conquistarti e che ora riunisce nello stesso luogo presidenti, monsignori, atei e credenti, uomini e donne di buona volontà, “costruttori di pace”.

«Qui Antonio nacque Tonino e divenne don Tonino», dice papa Bergoglio dopo aver pregato ad Alessano su quella tomba che «non si innalza verso l’alto, ma è tutta piantata nella terra». E don Tonino è sempre rimasto per tutti coloro che l’hanno conosciuto. «Ha vissuto così, tra voi è stato vescovo servo – riconosce il Pontefice davanti alla folla che annuisce e applaude -, che davanti al tabernacolo si faceva “mangiare” dalla gente, espressione di una Chiesa che rifuggiva la mondanità».

Impossibile non possedere almeno un ricordo della bellezza rivoluzionaria che quest’uomo portava persino nel cognome. Il mio è il tratteggio sfocato ma rassicurante di un signore alto che mi accarezza la testa nel cortile della parrocchia. Quello del mio vicino di casa parla di un uomo in maglietta e pantaloni che in piena controra estiva tenta di scavalcare un muretto per riuscire a parlare col Sindaco di Ruvo e farsi dare le chiavi di un locale comunale per ospitare alcuni migranti. Quello di mia nonna narra di un prete che entra nell’uscio socchiuso di una casa e chiede di poter suonare un pianoforte.

È soprattutto per quel ricordo – non ce ne voglia il Papa – che la gente ha affrontato la fatica di essere “qui e ora”. Per vedere e sentire finalmente riconosciuta “dai piani alti” la ricchezza di un prete che amava essere povero tra i poveri e non sapeva vivere in modo diverso. Una ricchezza a molti – ma non a tutti – ben nota 25 e più anni fa. Ora l’ha sancita la massima autorità in materia; e chi potrebbe mai dargli torto?

Allora, dopo il saluto alla Papamobile, sotto la calura dell’ora di pranzo che non dà tregua, si può tornare a casa soddisfatti. Un amico mi ha detto che i partecipanti alla visita del Papa si potevano facilmente riconoscere dai visi scottati dal sole. Ma anche dalle gambe stanche, ho aggiunto e, guardando un po’ meglio, dai cuori contenti.

mercoledì 25 Aprile 2018

(modifica il 29 Luglio 2022, 14:18)

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