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La cerimonia del Premio Azzarita, riconoscimento a Giacinto Pinto

La Redazione
Premio Azzarita 2018
Definito giornalista d'assalto, è cronista da tempo per il TG1
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Si è tenuta presso il Museo Diocesano, sabato 12 maggio, la cerimonia di consegna dei riconoscimenti del prestigioso Premio Leonardo Azzarita giunto alla XV edizione. Una serata in parte dedicata al Servo di Dio Don Tonino Bello, di cui ricorrono quest’anno i 25 anni dalla morte. Sono stati premiati Giacinto Pinto per la sezione giornalismo, Francesco Lenoci per la comunicazione, Rosa Mezzina per le istituzioni, Edoardo Winspeare per le professioni, premio speciale a “ l’uomo del drone “ Franco Pansini.

Dopo l’esecuzione iniziale delle sorelle Carabellese (viola – violino) che ci hanno deliziato con alcuni brani musicali in diversi momenti della manifestazione, si è proceduto subito con la lettura del curriculum del primo premiato, ovvero Giacinto Pinto.

Il presidente del Centro Studi, Giuseppe Pansini, nel presentarlo lo ha definito un “giornalista d’assalto“.

“ Chiaramente sono emozionato, commosso di ricevere questo premio, questo importantissimo riconoscimento – queste le parole del celebre cronista del Tg1 – allo stesso tempo anche orgoglioso di aver vinto il Premio Azzarita qui nella mia terra, la Puglia, una terra che porto sempre e da sempre con me, in qualsiasi posto la cronaca mi porta ogni giorno, in ogni momento del mio lavoro. Fare il giornalista non è un lavoro, ma è una missione. Dico sempre meglio fare il giornalista che lavorare, è una battuta, però sicuramente è una missione, una professione di fede“.

Pinto, nativo di Lucera, ha ricevuto un’opera dell’artista molfettese Michelangelo De Virgilio, oltre alla targa che è andata come di consueto a tutti i premiati.

Dopo di lui è toccato al prof. Francesco Lenoci, docente nella facoltà di economia dell’Università Cattolica di Milano, ma originario di Martina Franca, studioso e devoto di Don Tonino su cui ha tenuto una serie di conferenze in giro per l’Italia e scritto parecchio, ricevere i meritati applausi della platea.

“ Nella vita di un uomo – ha detto Lenoci, che è stato premiato con un’ opera del giovanissimo e talentuoso pittore Antonello Portento – ci sono alcune giornate indimenticabili, grazie per avermene regalata una”.

Poi è intervenuto sul palco anche il presidente dell’ordine dei Giornalisti della Puglia, Piero Ricci. “È un onore per me essere qui.Questa è una manifestazione che ricorda un difensore della libertà di stampa, Leonardo Azzarita.Sottolineo che la nostra professione è una missione soprattutto in questo cambiamento d’epoca che stiamo vivendo e che vede la nostra professione sotto attacco. Oggi ci si informa attraverso i social, attraverso la televisione,c’è una sorta di crisi della carta stampata, però la carta stampata è fondamentale perchéè l’approfondimento che serve per capire la realtà e interpretare i fatti e dare un ordine alla confusione che spesso internet ci da minuto per minuto“.

Tra i premiati anche l’architetto molfettese Rosa Mezzina, direttrice del Castello Svevo di Bari e quello di Trani, che ad un certo punto si è commossa: “Sono emozionata, perché ricevo questo premio nella mia città natale. Dopo aver vagato un poco qui per l’Italia, all’estero, torno proprio qui a ricevere un premio. Ho detto sì, questo premio lo merito. Sono contenta di riceverlo proprio in qualità di funzionario dello Stato. Non a caso il premio riguarda la sezione delle istituzioni. Ho sempre creduto al mio ruolo istituzionale, ho sempre creduto che il mio lavoro fosse un servizio pubblico, stiamo parlando di cultura, ed è un servizio pubblico che aiuta a crescere i nostri figli e anche i futuri cittadini italiani”.

Alla Mezzina è stata consegnata un’ opera dello scultore molfettese Franco Valente.

Avvincente anche il racconto fatto dal regista e sceneggiatore Edoardo Winspeare, realizzatore di un mediometraggio su Don Tonino Bello, il quale si è lasciato andare ad un aneddoto curioso riguardante il suo cognome. Infatti, Winspeare ha detto che da ragazzo si vergognava del suo cognome inglese e che avrebbe preferito averne uno pugliese. “Sono molto sorpreso, molto contento e molto emozionato “ – ha affermato – “ Sono molto contento di essere premiato con questo prestigioso premio proprio qui a Molfetta perché mi lega l’affetto con don Tonino Bello. Io devo un po’ a don Tonino la passione per il cinema ”.

Gli è stata assegnata un’opera in cartapesta dell’artista molfettese Carmen Perilla.

Infine, premio speciale a un altro molfettese che attraverso le sue immagini riprese col drone promuove la nostra città in tutto il mondo. Stiamo parlando di Franco Pansini, ex Ufficiale dell’esercito e direttore di banca, il quale ci ha deliziato con uno splendido filmatosu Molfetta. “Non credevo che le mie immagini e le mie foto mi avrebbero portato a ricevere questo prestigioso riconoscimento che è il premio speciale Leonardo Azzarita ” -ha dichiarato l’uomo del droneTutto ciò mi riempie di gioia e mi sprona a cercare di fare sempre di più per la credibilità della nostra meravigliosa Molfetta, perché la mia missione è quella di far innamorare sempre di più gli abitanti di questa città, molte volte da noi stessa bistrattata. Cerchiamo insieme di risollevarne le sorti e di amarla come i nostri molfettesi sparsi per il mondo che mi ringraziano per foto e video che ricordano le loro origini ”. A Pansini è andata un’ opera di Avangart.

La serata ha visto la partecipazione del Col. Vitantonio Laricchia, che ha intrattenuto l’uditorio con il suo fare allegro e divertente, e a tratti anche spiritoso, di alcuni ex premiati ed amici del Premio, di autorità civili, militari e politiche.

Non ha fatto mancare la sua presenza il sindaco di Molfetta, Tommaso Minervini, che ha avuto parole di elogio verso la kermesse.

Io credo che questa sera abbiamo insieme vissuto una bella serata di pedagogia. Questa è una comunità, un insieme di buoni esempi. E la pedagogia di oggi ha bisogno di buoni esempi. Questo premio che cosa è… è una grande fiera delle best practice, cioè dei buoni esempi e oggi noi abbiamo bisogno di indicare i buoni esempi. Io credo che il Premio Azzarita sia una grande indicazione dei buoni esempi e ne abbiamo tanto bisogno. Non posso che ringraziare per questi buoni esempi che l’organizzazione del Premio Azzarita ci indica come modelli da seguire ”.

Il pubblico che ha gremito la sala ha accolto con lunghi applausi gli interventi dei premiati ed ha dimostrato, con la sua presenza, di apprezzare molto un evento che da 15 anni ormai è un appuntamento fisso ed imperdibile per i molfettesi.

Ai premiati come consuetudine sono stati consegnati anche alcuni cesti con prodotti tipici locali ed alcune pubblicazioni per conoscere meglio Molfetta.

La serata si è conclusa con l’invito del presidente Giuseppe Pansini a non mancare alla prossima edizione del Premio Azzarita, la sedicesima, e con le foto di gruppo.

martedì 15 Maggio 2018

(modifica il 29 Luglio 2022, 13:38)

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