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C’è un imprenditore antiracket tra i 104 arresti di stamattina. De Scisciolo: «È già stato espulso»

La Redazione
arresti nei clan baresi
Roberto De Blasio, titolare di un'agenzia di vigilanza privata, si era - secondo il Procuratore della Repubblica di Bari Volpe - «letteralmente infiltrato nell'antiracket» per conto del clan a cui era affiliato
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Tra le 104 persone arrestate stamattina dai Carabinieri del Ros di Bari nell’ambito dell’operazione Pandora, che ha sgominato intere bande affiliate ai clan baresi Diomede-Mercante-Capriati c’è anche Roberto De Blasio, imprenditore barese.

La notizia ha del clamoroso perché De Blasio, titolare di una società di vigilanza privata, è niente di meno che vicepresidente della Fai, Associazione Antiracket e Antiusura di Molfetta (Bari) molto attiva sul territorio e presieduta dal terlizzese Renato De Scisciolo. L’imprenditore, spiega il procuratore di Bari, Giuseppe Volpe, si sarebbe “letteralmente infiltrato nell’antiracket” per conto del clan di appartenenza. “Il personaggio e’ tale – ha continuato Volpe – che in una intercettazione alcuni sodali dicono ‘tuo fratello come si e’ trovato in mezzo ai ragazzi, come ha fatto ad essere ragazzo di Pinuccio il drogato? (Il capoclan Giuseppe Mercante, ndr)'”. A De Blasio la Dda contesta il reato di associazione mafiosa e, secondo gli atti, il suo ruolo nell’organizzazione è stato formalizzato con un vero e proprio rito di affiliazione.

Il direttivo della associazione Fai – Antiracket Puglia, “convocato in assemblea urgente e straordinaria, ha provveduto a sospendere da qualsiasi incarico il socio” Roberto De Blasio “e alla sua espulsione”. Il presidente di Fai Renato De Scisciolo si è detto stupito e rammaricato: “Auspichiamo e chiediamo fortemente che si faccia chiarezza sulla vicenda”. La Fai-Antiracket Puglia, spiega De Scisciolo, “è in attesa di conoscere le motivazioni alla base dell’arresto e si stringe unitamente affinché tale episodio non getti macchia sull’associazione e il proprio operato”.

De Scisciolo, “a nome dell’intero Consiglio Direttivo, rivolge un plauso alle forze dell’ordine e alla magistratura”, conclude la nota, “ma allo stesso tempo non è indifferente a ciò che è accaduto al proprio socio”.

lunedì 18 Giugno 2018

(modifica il 29 Luglio 2022, 12:31)

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