Riceviamo e pubblichiamo la nota di Potere al Popolo.
“Quasi tutti a sinistra criticano le politiche che sono la nconseguenza dell’adesione all’Unione monetaria e all’Unione europea, nvincoli di bilancio e tagli allo stato sociale. Eppure quando si naffronta la radice del problema, l’euro e l’Unione europea, scatta un nriflesso condizionato per cui si bolla l’uscita dall’euro e dall’Unione neuropea come un’idea regressiva e “di destra” che implicherebbe il nritorno agli Stati-nazione ossia l’anticamera del nazionalismo e del nfascismo.
Scambiare l’internazionalissmo con la nglobalizzazione è uno dei segnali di quanto la sinistra negli ultimi nanni abbia assunto molto spesso le parole d’ordine e l’ideologia di nriferimento del suo avversario, che un tempo si sarebbe chiamato navversario di classe.
L’internazionalismo non nega l’idea di nnazione anzi inquadra la questione nazionale all’interno degli interessin generali del lavoro salariato e delle classi subalterne.
Domenicon Moro nel suo ultimo lavoro, “La gabbia dell’euro, perchè uscirne è ninternazionalista e di sinistra”, decostruisce e smonta uno ad uno tuttan una serie di luoghi comuni a sinistra sull’euro e sull’Unione europea, nnella convinzione che questa è una delle questioni cardine da cui nripartire per ricostruire la sinistra in Italia e in Europa.
Ne discutiamo con l’autore sabato 23 giugno, alle ore 19.30 presso la sede di Potere al Popolo in piazza Paradiso n. 20″.
Dovevate svegliarvi prima, Bagnai e Borghi sono avanti, usciremo dall'UE dall'Euro con la Lega e grazie alla Lega, l'idea dei minibot è semplicemente geniale. Alla sinistra i prossimi 5 lustri gli spetterà il ruolo di presenza diafana…ammesso che riesca a continuare ad esistere