La segnalazione arriva direttamente dal nucleo sub di Molfetta, che dalla propria pagina Facebook diffonde consigli su come comportarsi con la “Carybdea marsupialis”, meglio nota come Cubomedusa.
“È l’ennesimo incontro – recita il post – Non vogliamo creare allarmismo, ma si tratta di una delle più potenti meduse ormai ospite dei nostri mari, ben 3 esemplari visti tra Molfetta e Giovinazzo durante le nostre solite immersioni notturne. Sembra che in orari notturni vengano attirate dalla luce delle nostre torce.
Vogliamo solo dare indicazioni a tutti i bagnanti per un eventuale contatto con la Cubomedusa.
Non strofinate bocca e occhi, cercate di eliminare tentacoli della medusa facendo scorrere acqua di mare e non usare assolutamente acqua dolce, non utilizzare acqua fredda o ghiaccio, non grattare la zona dove è presente l’irritazione, non usare impacchi con aceto o ammoniaca. Prima di adoperare pomate e creme è sempre bene chiedere il consiglio di un medico o uno specialista.
Il rimedio migliore in caso di contatto con i tentacoli delle meduse è risciacquare con acqua di mare (meglio con aggiunta di bicarbonato di sodio) e l’applicazione di gel astringente al cloruro d’alluminio”.
ci mancava solo la cubomedusa..????