Attualità

Liberatorio Politico: “Pedane d’accesso a mare, dove è vietata la balneazione?”

La Redazione
Scivolo per l'accesso al mare dei diversamente abili
Il movimento di attivisti si scaglia contro la scelta dell'Amministrazione Comunale
scrivi un commento 752

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato diffuso dal Liberatorio Politico.

La notizia del giorno sembra essere la pedana d’accesso a mare collocata stamattina a Cala Sant’Andrea. Sorvoliamo sulla celerità e modalità di gara ed occupiamoci di questa importante iniziativa voluta dall’amministrazione Minervini con la Deliberazione di Giunta Comunale n. 171 del 18.06.2018 con cui, recependo una direttiva regionale, si approvava lo studio di fattibilità tecnica ed economica per la realizzazione di interventi per il miglioramento della fruibilità delle spiagge e per favorire l’accessibilità ai diversamente abili. Tutto a seguito del provvedimento che assegna al Comune di Molfetta n. 3 sedie Job per accesso al mare dei diversamente abili.

Pertanto l’amministrazione comunale doveva scegliere dove sistemare queste pedane, e relative sedie, e stamattina abbiamo conosciuto il primo sito, spiaggia S. Andrea area retrostante Duomo Vecchio, “sito di valore ambientale storico e turistico” (così viene definito nella det. dirigenziale n. 40 del 31.07.2018).

Lodevole l’iniziativa, ma inattuabile, perché lo stesso sindaco con Ordinanza n.32340 del 24 maggio 2018 ha decretato il divieto di balneazione, tra le altre zone, nella zona Porto e Torre Gavetone, giusto art.1 ordinanza n. 3/2011 della Capitaneria di Porto richiamata in ogni sua parte, per questioni di sicurezza, a causa della presenza di ordigni bellici. E un allegato dell’ordinanza n.3/2011 riporta le coordinate che comprendono le zone in cui è vietata la balneazione e la Cala Sant’Andrea rientra nel divieto.

A questo punto delle due l’una, o il sindaco annulla l’ordinanza n.3 del 2011, con tutti i divieti di balneazione, oppure deve rinunciare alla pedana a Cala Sant’Andrea e installare i cartelli di divieto di balneazione.

In questo modo eviterebbe danni erariali per aver investito denaro pubblico laddove non avrebbe potuto e, forse, richieste milionarie di risarcimento dalla famiglia del giovane caduto rovinosamente qualche giorno fa sugli scogli perché non avvertito da nessun cartello del divieto di balneazione.

sabato 11 Agosto 2018

(modifica il 29 Luglio 2022, 11:00)

Argomenti

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti