Un cittadino molfettese che si approccia a capire quanti contagi ci sono in città deve credere alle parole del sindaco Tommaso Minervini o al bollettino regionale? Perchè i due dati non coincidono?
Sono queste le domande che il cittadino si pone. La risposta è che ci sono semplicemente due prospettive diverse.
Due prospettive che hanno generato un autentico rebus di numeri. Con i contagi accertati nella serata di ieri, a Molfetta, escludendo il positivo guarito e un caso accertato di molfettese non residente in città, siamo a 10. La Regione Puglia ci colloca nella fascia colorata di un violetto più o meno intenso, tra 11e 20 casi.
Che succede allora? Tommaso Minervini, nel suo quotidiano appuntamento, ci riporta i dati della ASL Bari relativi ai soli residenti a Molfetta, la Regione Puglia ha un’ottica più ampia: le statistiche diramate da Vito Montanaro, direttore del dipartimento salute della Regione Puglia, ovvero colui che stila quotidianamente le infografiche sulla situazione epidemiologica, tengono conto di tutti coloro che hanno residenza a Molfetta.
Per intenderci, lo studente o il lavoratore fuori sede che può avere anche residenza a Molfetta, ma si trova al Nord, e ha contratto il virus, nel conteggio di Tommaso Minervini non compare, mentre nelle statistiche di Vito Montanaro ci fa scalare in una fascia “importante” di contagi.
Non mente nessuno, quindi, non ce n’è bisogno. La vera sfida è avere pazienza, rispettare le restrizioni. E magari, aspettare sul divano di casa entrambi i bollettini epidemiologici. Adesso l’arcano è svelato, entrambi i numeri sono esatti.