Riceviamo e pubblichiamo la nota dei docenti del liceo classico, in replica alla lettera di un genitore che nei giorni scorsi aveva scritto alla nostra redazione per raccontare la sua situazione di disagio. In particolare aveva lamentato la mancanza di risposte per le esigenze BES (Bisogni educativi speciali) della propria figlia.
Gentile Direttore,
a seguito di quanto pubblicato sulla testata da lei diretta in merito ad una vicenda che coinvolge la nostra Scuola, la preghiamo di voler pubblicare ed inoltrare all’autore della segnalazione la nostra smentita.
Respingiamo con fermezza i generici ma assai gravi addebiti mossi nei nostri confronti: Negarsi, far finta di nulla, non rispondere, ha un significato gravissimo perché si traduce in vero e proprio ostruzionismo. Quel non rispondere, “non fare” diventa paradossalmente “fare male”, “distruggere”.
Espressioni, Direttore, altamente lesive della nostra onorabilità di persone e di docenti. Ci chiediamo e Le chiediamo, come abbia Lei potuto credere a siffatta unilaterale versione dei fatti, senza dar ascolto e contestualmente dar voce alla parte istituzionale coinvolta.
Non avremmo potuto noi consegnarle una pagina di verità assoluta, ma le avremmo certamente consentito di verificare i fatti, nel rispetto dei principi che regolano la legge sull’editoria, la cui violazione può configurarsi come diffamazione.
Questa vicenda delicatissima non avrebbe meritato il clamore mediatico che sta di fatto avendo, persuasi come siamo che la vita dei nostri alunni, in una fase delicatissima della loro crescita, vada affronta con la giusta attenzione e cautela e non sui giornali. E non solo per una questione di privacy, cui siamo rigorosamente tenuti, ma soprattutto perché consci dell’effetto deleterio che tale “rumore” potrebbe avere sui loro stati emotivi.
Come Istituzione e come docenti e, se permette, come esseri umani, all’alunno in questione abbiamo dedicato attenzione e cura. Siamo certi di aver messo in atto tutto quello che le norme scolastiche ed i tempi ad esse connessi ci consentono. Abbiamo attuato tutte le prassi previste a livello ministeriale, ponendoci in uno stato di assoluta disponibilità; mantenuto il contatto con i genitori, circostanza che non possono certo negare, cercando assieme ad essi le soluzioni migliori, anche oltre il mero dovere professionale.
Ciò posto, se questo non fosse stato sufficiente, ci rendiamo nuovamente disponibili, perché mossi unicamente dall’attenzione che questa Istituzione ha mostrato sempre verso la crescita dei ragazzi, a trovare una soluzione nell’interesse esclusivo dei nostri alunni.
In conclusione, Direttore, con l’auspicio che in futuro articoli su argomenti così importanti e delicati possano meritare preventiva verifica, Le chiediamo cortesemente di pubblicare sulla sua testata la presente nota in replica, sin da ora ringraziandola per quanto farà.
Cordialmente
I docenti dei Licei “Einstein Da Vinci” di Molfetta
La redazione di Molfettalive.it prende atto della replica dei docenti del liceo classico, specificando che in alcun modo è stata lesa la dignità del loro lavoro, ma si è legittimamente data voce alle rimostranze di un genitore e al suo diritto di esprimere una condizione di disagio.
Proviamo sempre a raccontare con equilibrio punti di vista che in alcuni casi sono giocoforza differenti. Anche in questa occasione è stata questa la strada scelta. Allo stesso modo in cui, come dimostra questa pubblicazione, è stato garantito il legittimo diritto di replica del liceo.