Cronaca

Omicidio Andriani, fermato il nipote della vittima

La Redazione
Un'auto dei carabinieri
Il presunto killer si chiama Crescenzio Bartoli, 44 anni, sconosciuto alle forze dell'ordine
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È il nipote della vittima la persona fermata ieri sera dai carabinieri di Molfetta per l’omicidio di Antonio Andriani. Il presunto killer sarebbe Crescenzio Bartoli, 44enne molfettese, e sarebbe stato proprio costui a confermarlo nel corso dell’interrogatorio fiume di ieri.

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Sconosciuto alle forze dell’ordine, avrebbe rivelato di aver ucciso Andriani per i dispetti ricevuti negli ultimi tempi, sempre più frequenti: minacce di forargli gli pneumatici e furto di reti da pesca, per esempio. La minaccia di forargli gli pneumatici sarebbe stata proprio la causa scatenante dell’omicidio.

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Avrebbe raggiunto casa dello zio, allora, nella tarda serata di sabato, peraltro accompagnato dalla moglie ignara del gesto che avrebbe commesso contro lo zio, e lì l’avrebbe ucciso.

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Bartoli, accusato di omicidio premeditato, ha detto d'essersi procurato per caso la pistola, trovandola nascosta in un muretto a secco di un casolare di campagna.
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nLa vittima era legata al mondo della droga, condannato a 20 anni di reclusione coinvolto nei grandi blitz sul finire degli anni ’90 “Primavera” e “Reset”. Nel 2013 era uscito dal carcere.

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lunedì 28 Novembre 2016

(modifica il 30 Luglio 2022, 8:27)

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