Nei giorni scorsi hanno suscitato scalpore le foto pubblicate sulla nostra pagina Facebook, che documentano lo stato di palazzo Dogana. Le immagini descrivono le conseguenze dell'ingresso forzato nel palazzo. Un brutto segnale di incuria relativo a un “documento” straordinario della storia di Molfetta.
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Sul tema è intervenuto questo pomeriggio anche il senatore Antonio Azzollini con un video pubblicato sulla sua pagina Facebook.
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“Negli anni della mia amministrazione – ha affermato – è stato primo esempio in Italia di valorizzazione del patrimonio immobiliare dello Stato. In questi anni l’incuria l’ha portato nuovamente all’abbandono. Un’amministrazione inefficiente non è riuscita in nessun modo a rendere efficace la sua valorizzazione. Ora lo trovo addirittura sfondato. Si provveda subito a rimetterlo in sicurezza, poi si cominci a pensare alla valorizzazione di questo immobile stupendo”.
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Di certo non si tratta di un bel messaggio lanciato alla città e alle sue bellezze. Potrebbero essere uniche, per ora rappresentano solo un rimpianto.
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Veramente strane queste dichiarazioni del Senatore. Strano che addebiti responsabilità alla precedente amministrazione per l’abbandono e strano ancora di più che, lui promotore della riqualificazione del Palazzo, ignori la storia degli ultimi anni. Infatti sotto la sua amministrazione con una procedura di gara fu assegnata la concessione per 50 anni a degli imprenditori per la riqualificazione del Palazzo e la sua trasformazione in hotel di lusso. Durante l’amministrazione Natalicchio e dopo diversi anni questi imprenditori sono riusciti ad ottenere il permesso a costruire ad agosto 2015. Dopo di chè il nulla sino al dicembre 2016 quando appare un cartello di cantiere con un inizio lavori. Quindi cosa deve essere deciso se la concessione è già assegnata e anche i permessi?