Riceviamo e pubblichiamo la nota di Vincenzo Balducci e dei legali che lo rappresentano (studio legale Di Paola).
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“All'udienza preliminare del 10 gennaio 2017, avanti il Gup presso il tribunale di Trani Angela Schiralli, si è concluso il secondo processo a carico dell'ingegner Vincenzo Balducci, già dirigente “ad interim” del settore territorio del Comune dì Molfetta, relativo alla vicenda legata al passaggio pedonale tra via Margherita di Savoia, 106 e Via Paniscotti.
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Con una sentenza di non doversi procedere nei suoi confronti, essendo stato già giudicato sul medesimo fatto con sentenza della Corte di Appello di Bari, seconda sezione penale, del 17 ottobre 2016, di assoluzione perché il fatto non sussiste. Il giudice dunque ha riconosciuto che erroneamente ed illegittimamente era stato incardinato e proseguito a carico dell' ing. Balducci un secondo processo (n.7451/2011 RGPM) avente lo stesso oggetto dell'altro (n. 5583/2012 RGPM) già pervenuto a definizione.
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Ancora una volta si erano costituiti parti civili nei confronti dell' ingegner Balducci sia il Comune di Molfetta (delibera n. 116 del 21 maggio 2015 di costituzione in giudizio della giunta Natalicchio) sia i coniugi Palazzo-Corrieri, i quali anche in questa occasione risultavano denunzianti e presunte persone offese.
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In realtà il giudice penale è venuto unicamente a ribadire quanto avevano sul tema già affermato i giudici civile e amministrativo (TAR Puglia) e cioè che la galleria di collegamento tra Via Paniscotti e via Margherita di Savoia, è di proprietà privata e che la stessa non è soggetta a servitù di uso pubblico. Sicché le certificazioni in tal senso a più riprese rilasciate dall'ingegner Balducci erano corrette e legittime.
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Sono stati, dunque, necessari più processi, celebrati avanti a giudici diversi e anche in gradi diversi di giudizio, per accertare in via definitiva che Balducci aveva dichiarato il vero e non aveva commesso alcun abuso di ufficio finalizzato a favorire altri. Laddove infondate e pretestuose erano le censure mosse a suo carico sempre dagli stessi soggetti privati, che si ritenevano danneggiati, avallati e sostenuti dalla stessa amministrazione comunale Natalicchio”.
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Ingegner Balducci, come Lei sa, titolare dell’esercizio dell’azione penale è il Procuratore della Repubblica e non l’amministrazione comunale, talchè nulla può ascriversi alla Amministrazione Natalicchio, mera spettatrice della Sua vicenda giudiziaria (rectius : vicende). È di solare evidenza, peraltro, che trattasi di fatti antecedenti all’insediamento della anzidetta Amministrazione sicchė alcun rimprovero può, a maggior ragione, ad essa muoversi in relazione alla vicenda giudiziaria qui in esame. Le sue (legittime o no, non mi interessa) rimostranze possono essere levate nei confronti della Magistratura che ha chiesto la celebrazione del processo a suo carico. Saluti Bepi Maralfa