Cultura

Il Liberatorio Politico lancia una proposta di gestione temporanea della Cittadella Degli Artisti

La Redazione
Matteo d'Ingeo
"Invitiamo il commissario a convocare i responsabili di associazioni culturali locali che da anni gestiscono, o hanno gestito, strutture culturali stabili"
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Il tema della Cittadella degli artisti è entrato ormai nel vivo. Riceviamo e pubblichiamo la nota del Liberatorio Politico, con cui il movimento molfettese lancia una proposta di gestione dell’immobile.

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“Apprendiamo dalle dichiarazioni del commissario Passerotti – affermano dal Liberatorio Politico – che la Cittadella degli Artisti potrebbe essere restituita alla città, con un nuovo bando di assegnazione, non prima del 2018.

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Dal servizio giornalistico de “La Repubblica”, del 13 gennaio scorso abbiamo anche scoperto, attraverso  la carrellata di immagini forse inopportune, tutto il patrimonio strumentale mai utilizzato in dotazione alla Cittadella; a tal proposito speriamo che le stesse non stimolino qualche malintenzionato a fare visita all’interno della struttura facendo man bassa di tutto, nonostante la guardiania; l’esperienza della piscina comunale deve insegnarci qualcosa.

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Per evitare che il tempo e l’incuria possano danneggiare un bene comune di cui la nostra città ha tanto bisogno, azzardiamo una nostra proposta di utilizzo della “Cittadella” in attesa che giungano a termine i procedimenti amministrativi in itinere.

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Invitiamo il commissario a voler convocare i responsabili di associazioni culturali locali che da anni gestiscono, o hanno gestito, strutture culturali stabili per concordare con loro una gestione temporanea della struttura in oggetto.

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Al momento crediamo che le associazioni che rispondo a tale requisito siano: Scuola popolare di musica A. Dvorak, Teatrermitage, Il Carro dei Comici, ArterieTeatro, Malalingua, Teatro dei Cipis e T.E.S.L.A (Tempi E Spazi Liberamente Attivi).

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Queste associazioni hanno in corso programmazioni di attività che potrebbero trasferire presso la Cittadella con il duplice scopo di far rivivere la struttura, raddoppiare il numero dei loro spettatori e programmare assieme altre attività ospitando singole iniziative artistiche di cui Molfetta è ricca; inoltre, le stesse associazioni sarebbero in grado di organizzare e far funzionare i laboratori.

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Ci permettiamo di proporre una figura di “direzione artistica”, super partes, unanimemente indicata dalle associazioni, che abbia funzione di coordinamento tra le stesse e l’ente comunale. Questa gestione sperimentale potrebbe servire a rodare eventuali collaborazioni tra le varie realtà e proporsi come ATI (Associazione temporanea d’impresa) per la futura gestione ufficiale della Cittadella, evitando che questo bene comune cittadino finisca nuovamente in mani inesperte e lontane da chi quotidianamente genera e promuove cultura in questa città”.

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mercoledì 18 Gennaio 2017

(modifica il 30 Luglio 2022, 7:16)

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