Nove ragazzi, un bosco, un’idea.
DNA è il titolo dello spettacolo teatrale andato in scena presso Pro Loco Babilonia domenica sera e che ha unito quei tre fattori per comporre un’ambientazione unica e ricca di suspence.
Attente scelte registiche da parte di Marianna de Pinto, interpretazioni brillanti eseguite dai giovani allievi della scuola d’arte Malalingua e un pubblico attento e scosso dalla forte tematica trattata. DNA infatti affronta il tema del bullismo portandolo fino alla più perfida esasperazione. Ragazzi comuni si ritrovano faccia a faccia con la violenza e non riescono più a gestirla.
Un atto nato per gioco si trasforma in un assassinio in cui ognuno di loro diventa un inconsapevole carnefice. La piece ha lo scopo di portare consapevolezza soprattutto nei più giovani e di ripercorrere le dinamiche che portano dei semplici adolescenti a divenire protagonisti di crudeltà. La musica ha contribuito ad esaltare la drammaticità, ad accompagnare i pensieri dei personaggi e a scandire gli attimi di crescente panico.
Lo spettacolo nel finale lascia lo spettatore quasi pietrificato a tal punto che l’applauso in un primo istante risulta essere lento e inopportuno proprio per non rovinare l’atmosfera creatasi. Successivamente gli sguardi si accendono e il battito della mani incalza. Avvincente, realistica, a tratti inquietante, una storia che penetra gelida, e resta.