“La congiura contro i giovani”. Titolo emblematico, dall’alto valore simbolico ma anche concreto. È il titolo del libro di Stefano Laffi, edito da Feltrinelli, presentato oggi alle 18 alla libreria “Il Ghigno” in via Salepico 27. Laffi, , sociologo, ricercatore esperto in culture giovanili, con questo libro invita gli adulti ad accettare il cambiamento, a smetterla con quello che definisce un vero e proprio attacco ai giovani. Una paradossale esclusione, cioè, di una fetta di società che viceversa potrebbe salvare la società.
Fondatore dell’agenzia di ricerca sociale “Codici” di Milano, Laffi è stato invitato a Molfetta da Marina Mastropierro, ricercatrice sociale in politiche pubbliche e politiche giovanili, e Lello Tatulli, professore al liceo scientifico di Bisceglie e cittadino attivo da sempre in prima linea in tante battaglie.
Da tempo – è la convinzione dell’autore – è in atto un attacco ai giovani. Bambini, adolescenti e giovani sono nel mirino degli adulti, con la scusa della preoccupazione, sensibilità educativa, protezione dei valori sociali e della tradizioni.
I giovani sono quasi tenuti in ostaggio della pubblica ipocrisia, con cui si invoca la loro autonomia senza concedere la possibilità di partecipazione. Ci si perde tra finte istituzioni, il loro lavoro ma solo nelle posizioni peggiori, il loro talento ma dentro una scuola a pezzi”.
“Il problema – è la conclusione – non sono i giovani, ma gli adulti. Quando, serenamente o conflittualmente, si avrà l’onestà e il coraggio di ammetterlo, si potrà cominciare a cambiare”.