Poesia e memoria, il connubio scelto dal Liceo Classico per il 21 marzo, Giornata mondiale della poesia. Memoria intima e privata, di chi si è amato e non c’è più; memoria civile, delle vittime innocenti di una organizzazione criminale da combattere, anche solo ricordando.
Agli alunni delle quarte ginnasiali e di quattro classi delle scuole medie “Savio” e “Pascoli”, ospiti del Classico, è stata proposta la tecnica del caviardage, cioè distribuito un foglio strappato da un libro, da cui scegliere alcune parole, fra esse creare un collegamento e un nuovo senso, cancellando tutte le altre, per far emergere la “poesia nascosta” in quella pagina e in loro stessi. Le poesie incollate poi su dei cartoncini colorati sono state lette nella manifestazione che, a partire dalle 11, si è tenuta nell’atrio che si affaccia a Corso Umberto. Manifestazione aperta da un componimento di Pablo Neruda, dedicato proprio alla poesia, recitato nella versione originale spagnola e nella traduzione italiana ed intervallata dall’esecuzione di brani musicali eseguiti dalla Orchestra del Liceo Classico. I caviardage sono stati infine “offerti” alla città, appendendoli tramite nastrini colorati alla cancellata esterna.
Tutta la manifestazione è stata dedicata ad una studentessa recentemente scomparsa. I ragazzi della sua classe hanno voluto e saputo ricavare dalle pagine di libro consegnate versi che esprimessero il loro dolore, la mancanza, l’impossibilità di accettare la perdita. La poesia come mezzo di comunicazione verso un mondo altro, quello di luce dove Claudia continua a far risplendere il suo sorriso. Ad un certo punto, mentre i suoi compagni emozionatissimi leggevano, si è alzato il vento, ed è sembrato quasi che lei volesse dire “sono qui con voi, non vi ho lasciato se non con una delle forme possibili dell’essere”.
Il 21 marzo ricorre anche la “Giornata della memoria e dell’impegno delle vittime innocenti delle mafie”, le quinte ginnasiali si sono recate a Foggia per la marcia organizzata da Libera, ma alcuni ragazzi di quarta ginnasio hanno composto delle poesie “civili”, per creare un ponte fra le due ricorrenze.