L’immagine della dinamo, che carica e ricarica. Lo sviluppo di tanti “Guglielmotipi”, come obiettivo della fondazione che di Minervini porta il nome e il volto.
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Sono i cardini delle dichiarazioni di Lino Renna e Corrado La Forgia, in riferimento a Guglielmo Minervini, che oggi avrebbe compiuto 56 anni. Nel giorno del suo compleanno, simbolicamente, ma non solo, coincidente con il primo passo della fondazione a lui intitolata, abbiamo pensato di dare la parola a due delle persone più vicine all’ex sindaco di Molfetta e assessore della Regione Puglia. Questo è il loro modo per fargli gli auguri.
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“Oggi è un bellissimo compleanno – afferma Lino Renna – perché nasce Guglielmo ma nasce anche la sua fondazione, parlando di politica generativa, al Petruzzelli, nel luogo simbolo della cultura del sud. Nasce con le persone che in questi anni gli sono state vicine e con esponenti di caratura nazionale, ognuno a rappresentare un pezzo di vita di Guglielmo.
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C’è don Tonio Dell’Olio, allievo di don Tonino Bello ed emblema della parte iniziale del percorso di Guglielmo (il volontariato); c’è Luciano Violante, che l’ha accompagnato chiudendo per esempio la campagna di Guglielmo quando divenne sindaco; c’è Arturo Parisi, fondatore dell’Ulivo; ci sono Barca e Becchetti, che hanno condiviso il principio di partecipazione dal basso.
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Cosa mi manca oggi di Guglielmo? Un punto di riferimento. Quando avevi necessità di confrontarti ti forniva la parola e la frase che dava la carica per ripartire. Da un punto di vista politico tirava sempre fuori dal cappello un’idea che allargava la mente. Come una dinamo, carica e ti ricarica”.
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Sono tre gli obiettivi della fondazione: per la prossima estate, una scuola di formazione politica che porti al riavvicinamento dei giovani alla politica; poi un premio alla startup innovativa nel sociale; quindi la pubblicazione di un libro con i post che ogni mattina Minervini lanciava su Facebook.
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“Spero che la fondazione – sono le parole di Corrado La Forgia – riesca a far vivere il pensiero di Guglielmo. Soprattutto a difesa del bene comune, che per lui era fondamentale. E spero che sappia generare tanti guglielmotipi.Io vorrei essere un guglielmotipo.
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Cosa mi manca di lui? Io sono uno dei primi firmatari del Percorso ma abbiamo avuto un rapporto più ravvicinato negli ultimi dieci anni. Gli riconosco una grande dote: era mediatore e sintetizzatore. Metteva insieme i grandi pensatori politici e i pragmatici. Questo è merce rara. Manteneva un approccio con i piedi per terra, ma guardando lontano”.
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E allora da lontano, ma pure da vicino, vanno i nostri auguri di buon compleanno e di buon inizio a lui e alla fondazione.
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E’ nato un nuovo partito politico, sotto le false spoglie di una fondazione…. E’ forse questo l’indegnamento di Guglielmo? Abbattista, Calvani Renna, La Forgia e chi piu’ ne ha piu’ ne metta…..