Mentre il suo centrodestra lavora per trovare la soluzione giusta in vista delle prossime elezioni, Luigi Roselli spiega in modo diretto e trasparente i motivi della sua scelta di non competere nella competizione elettorale. Né in qualità di candidato sindaco (seppur fosse stato a lungo considerato tra i papabili) né come possibile consigliere.
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Luigi Roselli, come mai la scelta di non candidarsi?
nNella vita succede a tutti, in certi momenti, di trovarsi di fronte alla necessità di fare delle scelte importanti. Negli ultimi mesi è successo che il mio lavoro di pediatra mi sta portando su percorsi di crescita che richiedono un impegno personale importante. In questo momento ho scelto di continuare a fare il medico a tempo pieno.
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Cosa farà politicamente? Sarà completamente fuori?
nContinuerò a dare tutto me stesso per Molfetta, continuerò a offrire il mio contributo, a mettere a disposizione la mia esperienza amministrativa. Continuerò ad ascoltare e ad aiutare le persone che vedono in me un punto di riferimento, concretamente non cambierà nulla rispetto a prima.
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Quindi continuerà a essere attivo nella campagna elettorale per la sua forza politica?
nVoglio essere chiaro su questo: sono e resto nel centrodestra, al fianco di Forza Italia e del senatore Azzollini. Il mio posto è quello.
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nDa che cosa partirete, una volta deciso il candidato sindaco?
nOggi guardo Molfetta e vedo una città ferita. Senza voler fare polemica a tutti i costi, sono sotto gli occhi di tutti le macerie rimaste dopo gli ultimi anni di amministrazione di centrosinistra. Adesso, purtroppo, c’è bisogno di ricominciare da zero, c’è bisogno di una squadra che sia concentrata sulla ricostruzione. È una sfida che richiederà un impegno diretto e totale.
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nPuò tracciare l’identikit del candidato sindaco giusto?
nForza Italia, il senatore Azzollini insieme a numerosi professionisti molfettesi, ancora oggi continuano a lavorare per portare avanti progetti concreti: il nuovo Ospedale del Nord Barese; il superamento del porta a porta nella gestione dei rifiuti; il sostegno alle imprese della zona industriale attraverso una fiscalità più giusta e lo sviluppo delle infrastrutture, primo fra tutti il porto. La nostra cultura politica è fatta di cose concrete, di poche parole, zero slogan e buone idee. La gente è stanca delle frasi fatte, vuole solo i fatti. E oggi dentro Forza Italia ci sono tante donne e tanti uomini capaci di interpretare al meglio queste idee e guidare una città importante come Molfetta.
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Si è fatto un’idea su quello che sta accadendo nel panorama politico molfettese?
nOsservo quello che è accaduto negli ultimi mesi: vedo quelli che hanno impiegato tutte le proprie energie a sfogliare nomi di possibili candidati sindaco, come se amministrare Molfetta fosse il gioco delle figurine. Questo è ciò che vedo io, questo è ciò che vedono anche i molfettesi. Di più non serve aggiungere.
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