Proseguono serrate le trattative per trovare l’accordo in vista delle elezioni amministrative. Ieri è stata serata di incontri nel centro sinistra e nell’area civica di centro.
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A sinistra si sono ritrovati Linea Diritta, DèP, Sinistra Italiana e Rifondazione Comunista. Al centro, una delegazione del Pd, con il commissario De Nicolò, ha incontrato Tommaso Minervini.
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Il primo incontro si è concluso con una proposta di metodo. L'idea sarebbe quella di esplicitare una rosa di candidati (uno per forza politica), e verificare dapprima l’ipotesi di consenso unanime, e successivamente, in caso di fumata nera, di maggioranza qualificata (tre su quattro).
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Tutte le parti in causa si aggiorneranno per rispondere su quest’ipotesi, e in caso positivo nei primi giorni della prossima settimana ci sarebbe l’incontro risolutore.
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Una delle domande che circolano riguarda la posizione di Rifondazione Comunista, finora convinta assertrice della volontà di porsi alla guida della coalizione. Sarebbe disposta a fare un passo indietro? E in caso negativo, le altre tre forze politiche intraprenderebbero ugualmente la stessa strada? Domande a cui sarà data risposta nelle prossime ore. Così come sarà valutata la posizione della minoranza del Pd, ormai in procinto di scindersi dalla casa madre.
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Il comunicato emesso ieri conferma plasticamente la frattura in corso tra i dem. Frattura che però non ferma il confronto del partito con Tommaso Minervini. L’incontro di ieri non avrebbe partorito decisioni finali, ma avrebbe posto le basi per l’ultima parola, che dovrà essere sancita nella prossima assemblea del Pd.
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E il centro destra? Proseguono pure lì incontri e discussioni, non senza ostacoli, visto che sta emergendo una difficoltà oggettiva nella scelta del candidato sindaco. Difficoltà che potrebbero essere risolte a breve. Si parla infatti di svolta imminente.
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