Verso le elezioni

Minervini: «Scatto d’orgoglio, benessere comune, normalità»

Luigi Michele Caputi
Tommaso Minervini durante l'incontro di "Molfetta Positiva"
"Molfetta positiva", guidata da Minervini, apre la sua campagna elettorale all'Auditorium "Madonna della Pace"
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Normalità. Termine molto vago, con un significato di difficile definizione. Situazione apparentemente scontata; in realtà ben lungi dall’essere realmente presente in una città governata da un commissario straordinario.

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“Molfetta positiva” si presenta con i piedi ben piantati per terra: promette normalità, non la luna. Nella serata di ieri l’auditorium “Madonna della Pace” è stata la sede del comizio di apertura della campagna elettorale del centro civico.

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“Occorre risanare una città che versa in uno stato di abbandono. Vanno messe da parte le vuote schermaglie ideologiche e le infruttuose lotte tra bandiere. Perché ci sia una ricostruzione, perché avvenga una rinascita, è necessario uno scatto d’orgoglio dell’intera cittadinanza.”

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Questo è stato l’esordio di Saverio Tammacco. La parola è poi passata al capofila del gruppo, nonché prossimo candidato alle elezioni comunali, Tommaso Minervini. “Non dobbiamo pensare alla nostra “polis” come ad un insieme di strade, piazze e palazzi inerti. Molfetta è un organismo vivente, pulsante, composto da “polites”, da cittadini che devono tornare attivi e consapevoli. La popolazione è diminuita; pochissime sono ormai le famiglie che possono trattenere i giovani figli in una città sempre più carente di opportunità”.

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L’ex sindaco ha affermato di essersi messo già a lavoro da diversi mesi per progettare un futuro diverso. E quando parli di diversità un concetto innovativo sta nella "smart city". "Il nostro obiettivo – prosegue Minervini – è creare una città intelligente, per aprire alla collaborazione dei cittadini vari settori dell'amministrazione della città. E' il simbolo di un progetto civico che parte dal basso, per portare Molfetta in Europa".

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Molfetta Positiva ha voluto esplorare da vicino la situazione di tre punti cardine della vita sociale: mondo della scuola, mondo dello sport e mondo della cultura.

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“Un bilancio in continuo deficit dal 2013 ha costretto l’amministrazione attuale alla disperata decisione di aumentare le tariffe delle mense scolastiche. Spese inutili e fondi inutilizzati ci stanno mandando alla deriva.

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Nel nostro programma rientra un risanamento di questa situazione insostenibile per le famiglie cui appartengono i bambini; pensiamo inoltre di reintrodurre gli psicologi nelle scuole per rendere più ricca la formazione dei nostri giovani cittadini. Lo sport molfettese è in condizioni critiche, a livello infrastrutturale (si pensi all’attuale assenza di una piscina e di una pista di atletica agibili) e organizzativo. La cultura vive un momento buio: la nostra vita musicale, teatrale, letteraria, è spenta da diverso tempo.”

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Menti giovani e brillanti sono costrette a cercare fortuna in porti più fiorenti del nostro. Un porto che qualcuno vorrebbe chiuso e inutilizzato, ma che costituisce una risorsa imprescindibile per il programma di Molfetta positiva.

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Minervini ha dichiarato la sua intenzione di destinare alla riapertura del cantiere portuale fondi europei inutilizzati che ammontano a un totale di circa 169 milioni di euro.

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Nel comizio è stata poi affrontata la questione ambiente. Si è partiti dalla vicenda del depuratore cittadino: esso non è pienamente funzionante, con la conseguenza di un inquinamento sempre più invasivo delle nostre acque. Risulta improcrastinabile la riparazione di quest’opera pubblica, presupposto necessario per l’elaborazione di un piano di riuso delle acque reflue.

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“Per quanto riguarda la raccolta porta a porta – ha sostenuto Minervini – non si può pensare di fare passi indietro. Il rifiuto deve essere una risorsa, e può esserlo unicamente con un sistema di riciclaggio differenziato. Noi critichiamo piuttosto una modalità di raccolta imposta da un gruppo di tecnocrati che non hanno tenuto conto delle differenze ambientali tra i vari quartieri. Quello attuale è un sistema forzato e inefficace. Far scomparire i cassonetti per sostituirli con una miriade di mastelli lasciati per strada intere notti significa aumentare i pericoli di inquinamento.

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Si dovrebbe aumentare il numero delle isole ecologiche; si potrebbero persino creare isole ecologiche itineranti che evitino difficoltà logistiche soprattutto alle persone anziane. Il riciclaggio dei rifiuti deve diventare più tempestivo”.

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Il leader del centro civico ha parlato anche del piano dell’agro, finalizzato a rivitalizzare la campagna molfettese. Un progetto che intende offrire maggiori garanzie produttive alle duemila aziende agricole cittadine, con l’obiettivo tra l’altro di far crescere in modo significativo il turismo enogastronomico. Le ultime parole dell’ex sindaco hanno riguardato la politica sociale.

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“Ci sono più di 900 malati di Alzheimer – conclude – che non possono essere abbandonati ad un triste destino; vanno piuttosto sostenuti, aiutati dall’amministrazione in ogni fase della loro malattia. Un discorso simile vale per i bambini autistici. Ditemi ora quale dottrina politica, quale rigida ideologia ortodossa sia adatta a risolvere questi problemi. Il nostro è un progetto sociale concreto che tiene conto delle esigenze individuali e collettive dei cittadini. C’è chi continua a criticare, a ricorrere all’invettiva e alla negatività verbale. Noi ci stiamo impegnando concretamente per riscostruire. Noi ci crediamo. Non coltiviamo improbabili sogni di grandezza, ma aspiriamo legittimamente al benessere comune e alla normalità”.                      

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sabato 18 Marzo 2017

(modifica il 30 Luglio 2022, 5:30)

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