“La miglior scelta possibile”. Il senatore Antonio Azzollini così parla di Isabella De Bari, candidato sindaco del centro destra. Così ne parla in occasione dell’assemblea con gli alleati di Udc, Fratelli d’Italia e Noi con Salvini, in cui ha proposto ufficialmente la candidatura dell’avvocato molfettese. La proposta è stata accolta all’unanimità, tra gli applausi della platea. Sicché, adesso, arriva il momento di cominciare con campagna elettorale e programmi.
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“È nata nella politica – prosegue Azzollini, parlando della De Bari – ed è vissuta conoscendola, ma mai in prima persona. Ha le caratteristiche di grinta per affrontare una campagna elettorale durissima. Ha sciolto la riserva in poco più di un giorno e ci ha chiesto di esserle vicini perché è un treno che non si può condurre da soli. Siamo pronti a combattere questa battaglia che ci porti alla vittoria”.
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Azzollini entra nel merito dei motivi che l’hanno spinto a pensare a lei. Innanzitutto la convinzione di dover intraprendere un percorso autenticamente di squadra, attraverso cui condividere vittorie o sconfitte. Un principio che ha evidentemente riscontrato nel futuro candidato, così come in lei è stata riscontrata l’idea del “nuovo che non fa male”. Un tasso di novità e innovazione capace di fondersi con l’esperienza e la conoscenza delle cose.
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“Non vado alla ricerca di nomi e strade roboanti – ha commentato – e sono convinto che la società politica debba esprimere una fase dirigente. Per la candidatura a sindaco c’è necessità di innovazione ma con gente che conosce la politica e i suoi meccanismi”.
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Azzollini, nel corso della serata, ha fatto pure un passo indietro. Ha ammesso che “la scelta della candidatura è stata una fatica durissima”. Ha parlato di prime ipotesi di candidatura, poi del lungo dialogo con Annalisa Altomare, frutto di una considerazione puramente politica: era stata anima e nerbo della sconfitta di Paola Natalicchio, aveva difficoltà nel Pd e si proponeva come elemento di rottura.
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“La sua lista – dice – valeva doppio e portava persone dell’altro schieramento. Abbiamo fatto di tutto perché quell’ipotesi potesse verificarsi. Per ragioni politiche poi la trattativa si è arenata perché Annalisa voleva una lista senza simboli”.
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Ma rendere indistinta una coalizione che invece era fortemente identificata non è stata considerata la cosa migliore da fare. Quindi Azzollini ha proseguito con la ricerca, invocando la pazienza degli alleati. Ed è arrivato a Isabella De Bari. Sarà lei, a destra, la risposta a Tommaso Minervini.
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