Politica

Isa De Bari sfida Minervini: «Hai diviso la città, non sarai il sindaco di Molfetta»

La Redazione
Isabella De Bari sul palco con Azzollini
"Vivrai ore di panico. Tu ti parlavi addosso, io ero tra la gente"
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Due giorni al ballottaggio, l’attesa che cresce, il tono si alza. Questione di ore, e Molfetta avrà un sindaco. Il centrodestra ci crede e si raccoglie compatto attorno al suo candidato. Erano tanti, davvero tanti ieri in piazza Municipio. Gente assiepata in ogni angolo della piazza, per ascoltare le parole affilate di Isabella De Bari. Con lei c’erano Antonio Azzollini e Pino Amato, Carmela Minuto e Stanislao Caputo, Giovanni Porta e Giacomo Spadavecchia. Assieme alla new entry Leonardo Siragusa, fresco di accordo politico con il centrodestra. Poi gente e cartelli di incitamento, maglie in favore di “Isa” e un mega schermo per proiettare il progetto di Molfetta. In forma avveniristica e ambiziosa. Senz’altro suggestiva.

Azzollini fa gli onori di casa, saluta Siragusa, poi passa la palla alla De Bari. Un intervento atteso, il suo. Polemico e pungente. Ha riscaldato la piazza, che a sua volta l’ha incitata come si fa con una leader.

“Ringrazio elettori e candidati – esordisce – perché la loro lealtà e generosità ha permesso di lavorare alla grande vittoria del primo turno: abbiamo fermato l’armata Brancaleone”.

Pochi secondi e la De Bari evoca Minervini, gli si rivolge in modo diretto, senza peli sulla lingua. “Queste ore per te saranno di panico – dice – Hai definito “infimo e barbaro chi non si è identificato con te”.

Il concetto di panico torna spesso nel corso della serata, almeno per tre volte, ritornello di un comizio che ha il senso di un’iperbole. “La campagna elettorale – prosegue – non è una corsa alla poltrona, ma fatica seria per presentarsi, farsi conoscere, sensibilizzare. Non è aggressione dell’avversario, non è disprezzo per chi ha idee diverse. Tommaso ha diviso nuovamente la città di Molfetta”.

La gente applaude, lei prosegue a spron battuto. “Mi sono sottratta volontariamente ai confronti di due minuti – dice ancora – ho circoscritto il suo territorio e ho fatto dei suoi interventi, interventi insignificanti. Si parla addosso, cammina e parla, ha evidenziato la sua boria. Ha rinnegato Finocchiaro. Io invece mi sono sottoposta a un altro esame, mi sono consegnata alla gente perché era la gente che mi doveva votare, il popolo degli infimi. Ho incontrato loro, ho risvegliato il sentimento politico, sono entrata in simbiosi con la gente. Sono stata promossa, e voi siete qua”.

Nel mirino c’è ovviamente la questione ospedale (“indegno ciò che è successo ieri, un talk show sull’ospedale per chiedere “Michele, l’ospedale è aperto?”), ma non solo. Ci sono i colpo assestati in direzione della coalizione, definita di “centro ovunque, quelli ai rappresentanti della scorsa amministrazione (“si è ricomposto il quadro politico: Natalicchio, Maralfa, Piergiovanni, Minervini”).

L’appello finale è a farsi sentire, a scegliere liberamente e consapevolmente. “Io mi propongo – conclude – Se votate me, non permetterò a nessuno di usare atteggiamenti offensivi verso la storia e dignità di Molfetta. Molfetta va amata. Non consegniamo la nostra città a chi non la ama. La rotta è quella della rinascita economica, sociale, culturale. Noi siamo in grado di traghettare la comunità fuori dalle secche. Includere, associare, integrare saranno le nostre azioni positive per lavorare insieme. Tommaso non sarai tu il sindaco di Molfetta”.

Azzollini gongola, prende la parola e chiude il comizio: preannuncia nuove convergenze con alleati inediti e inattesi, che al momento faticano a uscire allo scoperto. Valorizza la squadra e loda la piazza. Incita al voto al ritmo di “Volare”. Poi il bagno di folla e lo sprint lanciato: poco più di 48 ore e Molfetta avrà il suo sindaco

venerdì 23 Giugno 2017

(modifica il 30 Luglio 2022, 2:10)

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Felice Francese
Felice Francese
6 anni fa

Vincerà Tommaso, Forza Tommaso siamo tutti cn te, facciamoci valere!