Fatta la giunta, è tempo di guardare al futuro per Tommaso Minervini. Abbiamo sentito il neo sindaco di Molfetta a margine della presentazione della squadra di assessori.
“Ho voluto far coincidere la comunicazione della giunta – ha detto – con la proclamazione del Consiglio comunale, a testimonianza che parliamo di un collettivo istituzionale. Il 31 luglio è stata già convocata la giunta per la salvaguardia di bilancio. È un atto di Consiglio, ma non avendolo ancora, lo approviamo in giunta e poi proporremo la sua ratifica in Consiglio”.
L’occasione è propizia anche per parlare dei primi provvedimenti adottati in questo mese, e l’attenzione cade sull’ordinanza che regolamenta l’accesso alla muraglia.
“Esiste un sindaco che decide – prosegue Minervini – nel bene e nel male. Si prende i rimproveri e i plausi ma deve decidere. La città deve riconoscersi in se stessa e riprendere le regole civili e di convivenza che ahimè sembravano dimenticate. Anche la famigerata ordinanza sulla muraglia è stato un segnale forte perché ho foto e conosco condizioni che potevano mettere in pericolo alcune persone. È una ordinanza temporanea perché c’è un problema e va risolto. Ogni comportamento pubblico deve essere rispettoso delle regole del vivere civile”.
In generale, racconta il primo mese di attività amministrativa, definendolo una “batteria continua”.
“Tutti vogliono una interlocuzione – conclude – perché si era persa l’abitudine di parlare con le istituzioni. Io parlo con tutti, ho già operato. Anche nell’apparato municipale mancava un riferimento. Ho governato giorno per giorno con direttive agli uffici, stiamo facendo lavori di appalto nelle scuole, oggi abbiamo fatto ripulire per esempio i pluviali otturati delle scuole”.
Ora la giunta comunale e l’inizio del lavoro di squadra. Con il primo Consiglio comunale che dovrebbe essere poco primo o poco dopo Ferragosto.