Politica

Le “partecipate” passano da amministratore unico ad amministrazione collegiale

Antonio Aiello
Il Consiglio comunale
Una delle novità dell'ultimo Consiglio comunale. Ancona: "Minor accentramento dei poteri e riduzione dei costi"
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Con 15 consiglieri favorevoli e otto contrari, il Consiglio comunale di Molfetta ha apportato una sostanziale modifica agli statuti delle società partecipate ovvero la Molfetta Multiservizi, l’Azienda servizi municipalizzati e la Società mobilità e trasporti. In particolare gli organi amministrativi passeranno da un amministratore unico ad una forma collegiale di amministrazione formata da tre membri: un presidente e due consiglieri.

Questa scelta, è il parere dell’amministrazione comunale, porterebbe un risparmio in termine di costi nella gestione delle partecipate nonostante si passi a una forma collegiale. Essa è ritenuta più consona all’Asm e alla Multiservizi, che saranno le prime ad avere questa forma di governo, per poi attuarla anche alla Mtm dove in questo momento è in corso un processo di risanamento di bilancio.

Diverse le opinioni nel corso della seduta. L’opposizione chiedeva all’amministrazione di capire quali fossero le motivazioni “dell’adeguamento organizzativo” per cui si va ad attuare questa modifica nella discussione unica. Nella discussione il consigliere Isabella De Bari si poneva una domanda: cosa è cambiato a distanza di un anno nell’adeguamento organizzativo? Anche Pino Amato esprimeva la sua contrarietà alla scelta del sindaco.

Antonello Zaza, dal canto suo, ha rigettato la scelta per via dell’assenza di un vero e proprio progetto, così come Antonello Pisani ha definito la proposta immotivata. Favorevoli invece Gianni Facchini e Antonio Ancona.

“Le motivazioni che ci hanno portato alla scelta di un organo collegiale – afferma quest’ultimo – sono legate alla rilevanza strategica che le partecipate hanno nell’attività amministrativa comunale. Si pensi alla tematica della raccolta differenziata e ai servizi della Multiservizi. La pluralità evita l’accentramento di poteri e il clientelismo. Il procedimento peraltro non genera aumento dei costi, come paventato da un comunicato di Forza Italia. Dai dati di bilancio, si evince come dall’amministrazione Azzollini nel 2011 siano stati erogati 89.738 euro agli amministratori della Multiservizi e 60.595 a quelli dell’Asm. Noi li riduciamo a 26400 euro per ciascun organo collegiale. Eliminiamo ogni forma di rimborso spesa, che ha incidenza notevole sui compensi. Nel 2016, parlando invece dell’amministrazione Natalicchio, per l’Asm erano stati erogati 33.973 euro, mentre per la Multiservizi 57.512. Inutile evidenziare come queste precedenti amministrazioni avessero optato per consigli di amministrazione e ora vengono a dire che la formula di amministrazione unico è migliore del collegiale”.

martedì 17 Ottobre 2017

(modifica il 29 Luglio 2022, 22:14)

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