La piscina comunale torna prepotentemente nel dibattito politico. Lo conferma una nota del sindaco Tommaso Minervini, che fa il punto della situazione.
“Stiamo curando le tante ferite aperte di questa città – scrive – Ho chiesto al presidente del Consiglio Piergiovanni di portare nella seduta del 26 la riformulazione della delibera commissariale, assunta coi poteri dei Consiglio, in quanto i dati contenuti si sono rilevati inadeguati per l’appalto di concessione della piscina comunale.
Infatti i lavori necessari al ripristino, come veniva rilevato coi sopralluoghi delle ditte, non erano affatto per 400mila euro ma come ha accertato il tecnico Coni, Profeta, ammontano a poco meno di 900mila euro.
Pertanto, si è reso necessario un nuovo piano finanziario che porta la durata della concessione a 25 anni, l’abbassamento del canone annuale a 5mila euro e la necessità per il Comune di portare il contributo una tantum da 180 a 300mila euro.
Si può riprendere quindi la gara sospesa e portare a sanare una delle tante ferite di questa città. Tanti usano le parole e soprattutto le polemiche, noi costruiamo fatti. Non solo la piscina tornerà a funzionare ma anche i lavoratori torneranno a lavorare, con la clausola sociale che rimane un punto fermo”.