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Nicola la Forgia: «Sul 5 per mille, polemiche gratuite e pretestuose»

La Redazione
Il Consiglio comunale
"L'iniziativa è volta a creare un fondo economico aggiuntivo per i servizi sociali della nostra città"
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Riceviamo e pubblichiamo la nota di Nicola La Forgia, consigliere di maggioranza, condiviso da tutta l’area politica che appoggia Tommaso Minervini.

“La quinta Commissione consigliare del Comune di Molfetta che si occupa dei temi sociali, sta portando avanti da alcuni mesi una iniziativa volta a creare un fondo economico aggiuntivo per i servizi sociali della nostra città riservato prevalentemente ad emergenze e urgenze sociali che possano interessare nostri concittadini.

Dai dati emersi, circa il 40 % dei molfettesi che presentano la dichiarazione dei redditi negli scorsi anni non ha indicato alcuna preferenza sulla destinazione del 5 per mille.

Sulla “Dichiarazione dei redditi” è già prestampata la casella ” Servizi Sociali del Comune di appartenenza”. Si è deciso molto semplicemente ma opportunamente di rendere noto ai cittadini che esiste tale possibilità. Una opportunità sprecata nel passato che non toglie niente a nessuno, anzi la non conoscenza ha vanificato e continuerebbe a vanificare tale possibilità didestinazione, che per legge, se non indicate con una crocetta sulla casella apposita, torna allo Stato Italiano.

Da qui la nostra iniziativa di pubblicizzare al massimo questa destinazione, perfettamente gratuita, rivolta ai molfettesi che non conoscono questa possibilità, senza nulla togliere alle associazioni di volontariato che già beneficiano di tali donazioni del 5 per mille IRPEF e che continueranno ad avere i loro sostenitori.

Dopo diverse sedute che hanno coinvolto anche la Commissione Bilancio, l’assessore al ramo e i dirigenti comunali dei Servizi sociali e delle Finanze, si è convenuti sulla fattibilità del progetto e sulla sua immediata applicazione prima della imminente dichiarazione dei redditi 2018.

Si è voluto fare di più.

Dare ai tantissimi molfettesi emigrati al nord o residenti all’estero e che sono ancora molto legati alla nostra città, che volessero fare donazioni spontanee ai servizi sociali di Molfetta, di poterlo fare anche da lontano.

È possibile, infatti, donare sul conto corrente del Comune con causale “Donazione ai Servizi Sociali” quanto si desidera devolvere per emergenze sociali dei nostri concittadini: quanto raccolto è di per sé vincolato e non potrà essere in alcun modo utilizzato per altre finalità.

Io per primo devolverò subito quanto versatomi dal Comune per il mio ruolo di Consigliere comunale a questo fondo riservato ai servizi sociali perché ritengo che chiunque possa trovarsi in una emergenza improvvisa grave e ha diritto ad un aiuto immediato.

Basti pensare a chi deve affrontare spese straordinarie di interventi sanitari all’estero non coperti dalla Regione, o da chi perde il lavoro senza preavviso e non gode di ammortizzatori sociali, a chi ha uno sfratto esecutivo e non può affrontare tutta la spesa di un nuovo contratto di affitto, a chi deve lasciare la propria abitazione per un danno grave improvviso alla struttura che la rende inagibile e anche per la creazione del Pronto Intervento Sociale (PIS) che vedrà reperibile una assistente sociale anche il sabato e la domenica e nei festivi perché le emergenze sociali di una grossa città come Molfetta non possono avere soluzioni di continuità in favore dei nostri cittadini.

E tutto questo non come supplenza del Comune che già interviene di suo ma in aggiunta.

Sono irricevibili le solite polemiche gratuite e pretestuose di chi si dice a favore delle persone più sfavorite della nostra città ma denigra tale importante iniziativa che mi vede primo firmatario e primo donatore al nuovo fondo per le emergenze sociali dei nostri concittadini.

Una iniziativa che non toglie niente a nessuno ma aggiunge soltanto una opportunità in più di solidarietà”.

martedì 3 Aprile 2018

(modifica il 29 Luglio 2022, 15:08)

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Bruno Triglia Zanchetta
Bruno Triglia Zanchetta
6 anni fa

Per cortesia non date notizie che possano distogliere i cittadini nell'imminente compilazione del mod. 730/740. Le tante associazioni di volontariato ne hanno veramente bisogno. Il comune non fa proprio niente di ttutto quello che dice nell'articolo il consigliere comunale.