Politica

Porta e Zaza: «9mila euro all’arciconfraternita di S.Stefano, delibera indecente»

La Redazione
Gianni Porta
La piccata nota dei due consiglieri di opposizione
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Una polemica impazzata sui social e che nelle ultime ore sta diventando così virale da diventare materia per comunicati stampa e precisazioni.

Questa per esempio la nota di Gianni Porta e Antonello Zaza, consiglieri di Rifondazione comunista e Compagni di strada.

“La Delibera di Giunta n. 114 con cui si “donano” 9.000 euro alla Arciconfraternita di Santo Stefano è un capolavoro di indecenza istituzionale.

Una delibera di contributo preparata mercoledì 2 maggio dal dirigente al Patrimonio, approvata giovedì 3 maggio in una giunta con due assessori assenti e un’altra mai rimpiazzata, pubblicata sull’albo venerdì 4 maggio, per una iniziativa-convegno di mezza giornata sabato 5 maggio.

Una delibera fatta su misura e preparata da dirigenti nominati su misura a una velocità istituzionale da Formula 1.

Una delibera che non si capisce stranamente da quale atto ufficiale di richiesta di patrocinio scaturisca.

Una delibera che rende plasticamente chiaro che non tutti sono uguali in questa città dinanzi alla Pubblica amministrazione.

Alcune confraternite sono più “uguali” di altre, alcune associazioni sportive sono più “uguali” di altre, alcuni comitati di quartieri sono più “uguali” di altri, alcuni commercianti sono più “uguali” di altri, persino alcuni assessori sono più “uguali” di altri.

Unico protagonista di questo film grottesco e indecente, seguito da silenzi incomprensibili di altre istituzioni e altre parti politiche, culturali e associative, il sindaco del “Grillo” che, novello Alberto Sordi, sembra rispondere a tutti coloro che sono meno “uguali”: “io sono io, e voi non siete un …”.

Seguiranno nostre ulteriori recensioni – pardon…- richieste di spiegazioni e formali denunce.

Aspettiamo con ansia la rendicontazione dell’iniziativa finalizzata alla liquidazione dei 9.000 euro”.

lunedì 7 Maggio 2018

(modifica il 29 Luglio 2022, 13:54)

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Donato Rana
Donato Rana
5 anni fa

La frase pronunciata da Sordi e menzionata ” io so' io e voi….” sappiate che non è di Sordi ma costituisce un verso del sonetto Li soprani der Monno vecchio di Giuseppe Gioachino Belli. Ma nel contesto ci sta tutta.