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Piano delle Coste, non si placano le polemiche

La Redazione
Spiagge
La nota di Sinistra Italiana e Articolo Uno Mdp
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Non accennano a diminuire le polemiche sul piano delle coste. Dopo le accuse mosse da Rifondazione comunista, con le precisazioni del sindaco Tommaso Minervini e la controreplica di Gianni Porta, arrivano anche i commenti di Sinistra Italiana e Articolo Uno Mdp.

“Stiamo entrando nella stagione estiva – scrivono da Sinistra Italiana – e apprendiamo con stupore che il sindaco Minervini, invece di completare l’iter di approvazione del Piano Comunale delle Coste di Molfetta, in gennaio scorso ha chiesto alla Regione Puglia di far “commissariare” il Comune.

Con questa irrituale richiesta il sindaco ha tolto al Consiglio comunale e ai cittadini la facoltà di esprimersi in merito a questo fondamentale strumento di pianificazione della nostra costa, un pezzo lungo circa 15 km di territorio di grande valenza ambientale e paesaggistica e dove insistono molte attività produttive legate al turismo e alla ristorazione che vedono impegnate centinaia di addetti non solo in estate.

L’iter del Piano Comunale delle Coste fu attivato dalla Giunta Natalicchio nel 2014 con l’affidamento della sua redazione agli uffici comunali affiancati da un gruppo di esperti del Politecnico di Bari.

Gli obiettivi che la Giunta pose ai progettisti furono molto chiari:

– tutelare la costa in quanto elemento del nostro paesaggio

– salvaguardare la libera fruizione della costa da parte dei cittadini

– garantire in alcuni tratti i servizi minimi di spiaggia (spiagge attrezzate)

– condizionare le concessioni demaniali con priorità verso quelle che garantiscono gli usi pubblici del mare

– eliminare le barriere architettoniche e privilegiare la viabilità con mobilità lenta.

Il Piano Comunale delle Coste nel 2015 è stato quindi oggetto di numerosi incontri e confronti pubblici in città da cui emersero alcuni problemi idrogeologici legati al posizionamento di lidi e ristoranti in prossimità delle lame e quindi pericolosamente a rischio. Il Piano Comunale delle Coste fu, quindi, adottato dalla Giunta in data 17 maggio 2016.

Con Il “commissariamento” del Piano da parte della Regione, quest’ultima dà la facoltà ad alcuni burocrati, che poco conoscono il nostro territorio, di poter modificare quanto deciso fino ad oggi attraverso il metodo della partecipazione dei cittadini singoli e associati.

Siamo preoccupati per il futuro di questa città!

Dopo che si viaggia a vista sul traffico e sui parcheggi ignorando quanto disposto nel Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) e si ignora quanto disposto nel Piano di azione per le Energie Sostenibili (PAES),ora anche il Piano delle Coste potrà essere modificato con danni per i cittadini che vogliono preservare il loro diritto ad avere spiagge libere e attrezzate.

Per questa decisione irresponsabile, la “Giunta esperta” ma incapace nel concludere un iter fondamentale per la nostra pianificazione territoriale, deve subito dare le dimissioni”.

Sulla stessa lunghezza d’onda è il commento di Articolo Uno Mdp.

“Tradisce un insospettabile nervosismo del sindaco – scrivono – la sua risposta stizzita alle critiche piovutegli addosso un po’ da tutte le parti dopo la decisione della Regione Puglia di procedere, su richiesta dello stesso primo cittadino, al commissariamento del Comune di Molfetta per l’approvazione del Piano Comunale delle Coste.

E questo stato d’animo inquieto lo porta ad affermazioni che ci appaiono poco lucide e completamente fuori luogo, come la lunga dissertazione, del tutto inappropriata in questo caso, sulla differenza tra “commissariamento tout court” e “commissariamento ad acta”.

In realtà la legge regionale n. 17/2015 che disciplina l’iter di approvazione del Piano Comunale delle Coste prevede esplicitamente un solo caso di “potere sostitutivo” da parte della Regione, e cioè il commissariamento ad acta del Comune nel caso in cui quest’ultimo non porti a compimento l’iter di approvazione del Piano delle Coste nel termine stabilito, nonostante la diffida ricevuta.

Non è prevista, nella normativa di riferimento, nessun altro caso di “commissariamento tout court”, né può ritenersi che per la mancata approvazione del Piano delle Coste si possa procedere al Commissariamento dell’Ente, con lo scioglimento del Consiglio Comunale, conseguenza che la legge contempla in ben altri casi (mancata approvazione del bilancio di previsione o del rendiconto di gestione, solo per citare due esempi). D’altro canto il Comune di Molfetta è stato commissariato esattamente come accaduto a molti altri comuni di tutta la Regione, con la differenza che il nostro è l’unico caso in cui il commissariamento è stato… richiesto dallo stesso ente commissariato!

In tutte le altre realtà locali contro il commissariamento regionale c’è stata una levata di scudi delle amministrazioni che si sono sentite defraudate di una loro prerogativa, venendogli di fatto sottratta la possibilità di decidere del proprio futuro. Qui a Molfetta, invece, il Commissario lo abbiamo voluto noi! E nonostante l’affannarsi del sindaco nella sua spiegazione (che non spiega niente) non si è ancora capito perché.

La domanda alla quale il sindaco continua a non voler fornire una risposta, infatti, è per quale ragione abbia richiesto alla Regione che a completare l’iter di approvazione del Piano Comunale delle Coste fosse un burocrate inviato da Bari e non, piuttosto, gli organi democraticamente eletti per fare questo, e cioè Giunta e Consiglio Comunale. Quel che appare gravissimo, in questa circostanza, è che gli organi istituzionali del nostro Comune vengono spogliati completamente di una loro competenza e non saranno minimamente coinvolti nell’approvazione di uno strumento urbanistico che interesserà fortemente, per i prossimi anni, la nostra città, sotto molteplici punti di vista, nel suo rapporto con la costa e il mare.

Il Consiglio Comunale, infatti, contrariamente a quanto sostenuto dal sindaco, non sarà in alcun modo chiamato a deliberare sull’approvazione di questo Piano, in quanto la delibera di Giunta regionale prevede, per il Commissario, solo un dovere di “informare” gli organi istituzionali cittadini dell’attività dallo stesso posta in essere. Purtroppo la mancata spiegazione da parte del sindaco sulle reali ragioni che hanno indotto il Comune a chiedere addirittura il commissariamento della Regione per il completamento di questo iter, porta a ritenere che in realtà l’amministrazione comunale e la maggioranza consiliare non fossero nelle condizioni di approvare il Piano Comunale delle Coste che, tra l’altro, è già in un’avanzata fase di redazione, essendo stato adottato in Giunta (dopo un lungo processo partecipato condotto in collaborazione con il Politecnico di Bari), nel maggio del 2016, dall’amministrazione di centrosinistra e avviato a Valutazione Ambientale Strategica.

Vorremmo sapere, a questo punto, quale attività amministrativa ha posto in essere, in questi dieci mesi, l’amministrazione guidata da Tommaso Minervini per giungere al completamento di questo iter. Non vorremmo arrivare a pensare, infatti, che in realtà l’approvazione non è stata possibile per la presenza di interessi contrastanti nell’ambito della stessa compagine politica al governo della città o perché si è ritenuto più opportuno non assumersi la responsabilità di scelte anche difficili, lavandosi le mani e chiedendo che a completare il procedimento fosse la Regione Puglia.

La verità è che il sindaco – nel silenzio assordante della sua maggioranza e dei suoi assessori che su questo punto hanno preferito un imbarazzato silenzio – può insultare e offendere quanto crede i suoi oppositori, dimostrando in tal modo la sua debolezza, ma questa vicenda rappresenta una pagina buia per le istituzioni democratiche della nostra città messe sotto tutela a causa dell’incapacità o dell’ignavia di questa amministrazione”.

venerdì 11 Maggio 2018

(modifica il 29 Luglio 2022, 13:46)

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Mele annq
Mele annq
5 anni fa

Quest anno c'è le pagano loro le tessere al lidi…sempre più care naturalmente…. Ma per favore… In questa città c'è uno schifo indescrivibile…. Puzza spazzatura erbacce alte bisogni dei cani ovunque.. Per non parlare della gente che lascia spazzatura in ogni angolo della strada… Datevi una mossa