L’Estrelas ha una sola possibilità, sabato, per sognare un risultato positivo contro le forti giocatrici catalane del Manlleu: interpretare la parte del granello di sabbia è infilarsi nel meccanismo quasi perfetto della squadra spagnola per cercarla di frenarla, bloccarla e gripparla.
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Ormai ci siamo: la tensione è altissima, le giocatrici si allenano da giorni e non vedono l’ora di scendere sulla pista. Il coach Maurantonio fa pretattica non sbilanciandosi più di tanto: le uniche cose che trapelano sono che in panchina accanto a lei ci saranno, per la prima volta, il presidente Diana Maurantonio, con il dirigente accompagnatore Maurizio Ferronato mentre il vicepresidente Anna La Ghezza sarà il secondo portiere delle “stelle” Molfetta.
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“E’ una partita difficile – ci dice il collega veneto Francesco Stevan che segue l’hockey fuori dai confini italiani, da più di un anno, e anche quello femminile in Italia- perché il Manlleu è una squadra con un bagaglio tecnico maggiore rispetto all’Estrelas. Il Manlleu, lo scorso anno, è andato in finale perdendo con il Voltrega ai rigori perciò la vedo dura, sono sincero, non bisogna dare niente per scontato non si sa mai, sono partite che a volte s’incanalano in un certo senso e perciò non è detto che l’Estrelas non possa dire la sua, in ogni caso è un buon motivo per far esperienza a livello internazionale. Sarà importante fare risultato a Molfetta.”.
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“L’anno scorso –continua Stevan – ho visto giocare il Manlleu in Francia contro il Merignac nei quarti, dove ha vinto 5-0 in Francia e 10-0 in Spagna. Rispetto alla passata stagione ha perso la giocatrice simbolo che era Anna Casarramona però penso che siano di un buon livello. Il Molfetta, secondo me, può ben figurare perché si è rafforzato parecchio, sono arrivate Teta Mele, Elena Tamiozzo, Valeria Calia poi ci sono le nostre: Sara Zarantonello, la Ferronato e la Rebellato, poi c’è Barbara Marinelli che può dare il suo contributo. È una bella esperienza, comunque, andare a giocare in Spagna dove, questo sport è sacro e giocare in quei palazzetti ti dà sempre soddisfazione”.
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Insieme a queste ci sarà anche il capitano Gina Martino, che, non avendo l’obbligo del gol potrà mettere in campo il suo estro creativo e la sua esperienza al servizio della squadra lo spettacolo sarà assicurato poi ci sono Laura Minuzzo e Anna Maria Mandurino, quest’ultima da sempre legata a questo sport che ci terrà a giocare scampoli di partita e raccontare ai suoi figli io c’ero. Per una sera il “PalaFiorentini” diventerà un’arena “caliente” e molti potranno raccontare, qualsiasi sarà l’esito della partita, ai posteri io ero presente. “Que gane el mejor” ovvero che vinca il migliore.
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