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Polisport Dream Team, campioni oltre ogni barriera

Alessia Sciancalepore
Foto di gruppo per la Polisport Dream Team
"Abbiamo undici campioni paralimpici e nessuno ne era a conoscenza. Molfetta ha lasciato che passasse tutto inosservato" le parole dell'allenatore Giuseppe De Palo
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Un grande sogno, tanto spirito di condivisone. Questi i pilastri su cui si fonda la Polisport Dream Team, società molfettese di nuoto paralimpico che ha come obiettivo quello di aprire le porte dello sport ad atleti disabili, all’insegna dell’integrazione e della valorizzazione di un diversità solo teorica.

La presentazione della Polisport Dream Team, tutto fuorché una vetrina autocelebrativa, è stata anche un’occasione per ricordare le difficoltà d’avvio dei primi anni quando, dopo la chiusura delle strutture molfettesi utilizzate per gli allenamenti, la squadra è stata costretta ad emigrare a Ruvo.

“Abbiamo undici campioni paralimpici e nessuno ne era a conoscenza. Molfetta ha lasciato che passasse tutto inosservato” ha esordito l’allenatore Giuseppe De Palo ricordando i risultati ottenuti nei campionati nazionali dell’aprile scorso e rivendicando il diritto di inclusione del nuoto paralimpico nel panorama sportivo della nostra città.

L’incontro, finalizzato soprattutto ad affrontare il tema relativo alla funzione sociale dello sport paralimpico si è sviluppato sulla base degli interventi di tre personalità di spicco dell’ambito: il presidente regionale del Comitato italiano paralimpico Giuseppe Pinto, il presidente regionale della Finp (Federazione italiana nuoto paralimpico) Francesco Piccinini, e il presidente dello Csain Puglia Angelo Solazzo.

“Questa società rappresenta il mondo natatorio a livello nazionale, siamo i terzi in Italia e sono qui, anche perché ho una sorpresa – esordisce il presidente regionale della Finp – oggi istituzionalizzo la donazione di sollevatore e di carrozzine per la Polisport Dream Team. Queste strumentazioni, che hanno un valore di circa 10.000 euro, rientrano in un progetto di ampliamento della disponibilità delle attrezzature”.

Successivo è stato l’intervento del presidente dello Csain che ha voluto evidenziare l’importanza della disabilità come un vero e proprio arricchimento per chi la vive quotidianamente perché riesce a tirar fuori ciò che c’è di buono in ognuno. Conclusivo, ma non per importanza, è stato il contributo di Giuseppe Pinto: “Da non vedente posso dire che, personalmente, se non fossi stato affiancato da persone che mi avessero spronato ad andare oltre, forse oggi non sarei qui. Azzarderei che forse la cecità sia stato un bene. Viviamo in un’epoca in cui fortunatamente non c’è stigmatizzazione della disabilità, oggi abbiamo dignità di atleti anche noi e in questo senso sono stati abbattuti molti muri”.

Mauro Preziosa, Mariangela Stasi, Sara Granata, Fabio Maggi, Claudio Mininni, Gemechis Paparella e Antonio Altomare sono i nomi dei ragazzi che hanno dato concretezza al progetto della Polisport Dream Team e che, come una famiglia, ogni giorno portano avanti con duro lavoro il sogno della totale integrazione sportiva.

domenica 21 Maggio 2017

(modifica il 30 Luglio 2022, 3:24)

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