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Il “Petrone” diventa un caso: «Ora basta, la sicurezza prima di tutto» Il VIDEO

La Redazione
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Scoppia il caso "Petrone": «La sicurezza prima di tutto»
Le parole del vicepresidente della Virtus Molfetta, Michele Jacono: "Domenica a Denny Palermo poteva andare peggio, non siamo disponibli a mettere a rischio la salute dei ragazzi"
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Il passo successivo è stato mandare formale richiesta alla federazione di tornare a giocare al “Paolo Poli”. Troppo fresco il ricordo del rischio corso dal giovane Denny Palermo nel corso del match di Prima Categoria con lo Sporting Apricena . Troppo grande la paura della Virtus Molfetta, squadra militante nel campionato di Prima categoria, alla vista dell’infortunio del ragazzo.

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Non siamo disponibili – ha detto il vicepresidente della Virtus Molfetta, Michele Jacono – a far pagare un prezzo così alto ai nostri ragazzi. La sicurezza viene prima di tutto”.

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Riannodiamo i fili del discorso. Domenica Palermo, nel tentativo di recuperare un pallone e di accelerare la ripresa del gioco, ha subìto una spallata, ha perso l’equilibrio ed è caduto urtando violentemente contro il muro di cinta che si trova a due metri dalla linea laterale del Petrone. Ha subìto una frattura scomposta del polso e un trauma alla testa.  Nei prossimi giorni forse dovrà sottoporsi a un intervento.

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Sono arrivate le ambulanze, il ragazzo ha anche rischiato di perdere conoscenza. Per fortuna acqua passata. Ma ci si chiede come sia possibile giocare a calcio (ricordiamo che ci giocano decine e decine di bambini) in un campo così strutturato.

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Per due anni – prosegue Jacono – ci era stato inibito l’uso di questo campo perché non omologato. Quest’anno la federazione, senza alcuna motivazione, ci ha detto che saremmo dovuti tornare a giocare qui. Ci siamo adeguati a questo diktat. Le criticità? Si pensi alla distanza dai due lati del campo: da una parte c’è il muro, pericolosissimo, dall’altro una rete in ferro altrettanto pericolosa. Si aggiunga la mancanza di igiene negli spogliatoi e l’acqua fredda per molti fruitori. Un sacrificio che i ragazzi sopportano in silenzio, ma non siamo disponibili a chiedere che sia sacrificata anche la loro salute”.

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mercoledì 26 Ottobre 2016

(modifica il 30 Luglio 2022, 9:08)

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