È la sala stampa del comune di Molfetta ad ospitare la prima uscita ufficiale dell’ASD Sporting Fulgor Molfetta 1917, società molfettese che ha acquisito i diritti sportivi del Madrepietra Daunia per il prossimo campionato di Serie D.
“Siamo qui per ufficializzare l’iscrizione di questa nuova società al prossimo campionato di serie D. Avremo due nomi storici come Fulgor e Sporting – sono le prime parole di Gerardo Serino, dirigente impegnato nel settore giovanile – salvo sorprese la squadra dovrebbe partecipare alla prossima serie D. Siamo in forte ritardo per allestire la squadra, ma ce la faremo”.
Al “dovrebbe” di Serino rumori e mormorii subito messi a tacere. La serie D si farà. Poi è il turno di patron Mauro Lanza, vulcanico come sempre.
“Quando sono entrato nel calcio, 40 anni fa, era lotta tra Sparlotti e Molfetta Sportiva. Oggi è anche peggio. Se una città non ha il calcio è una città morta, Molfetta è viva grazie alla zona industriale, lo sarà grazie al porto e grazie al calcio – tuona patron Mauro Lanza – due anni fa sono tornato in Eccellenza. A Trani ogni anno vanno a pregare i presidenti per fare la squadra. Lo scorso anno è stato un anno difficile, ma ora siamo in Serie D, che equivale alla vecchia C2. Oggi il calcio costa troppo, per fare un progetto serio serve l’aiuto economico di tutti”.
Poi il presidente Mauro Lanza si dice nervoso per l’assenza del sindaco Tommaso Minervini e lancia un giusto interrogativo: “Quando arriveranno i delegati della Serie D in quali condizioni vedranno il campo? Dobbiamo andare al comune e pretendere che ci aggiustino il Paolo Poli”.
Presenti nella sala stampa una decinadi ML Ultras, tifoseria organizzata che si è allontanata dal Paolo Poli in concomitanza con l’arrivo di Lanza. Uno di questi tifosi chiede a Lanza se intende essere allenatore della squadra anche quest’anno, ma patron Lanza non risponde, si innervosisce e termina così una giornata di sport che poteva andare diversamente.
Molfetta è ufficialmente in Serie D, ma l’amore tra questa società e i tifosi deve ancora sbocciare.