L’obiettivo della Molfetta Calcio è il completamento della rosa entro il 31 luglio, data in cui inizierà ufficialmente la stagione della Molfetta Calcio con il ritiro a San Pio. Siamo quasi a metà dell’opera. Al momento sono, infatti, già 10 gli elementi a disposizione del nuovo mister Giusto: Savut (portiere), Amoruso (difensore), Lorusso, Roselli, Fabiano (centrocampisti), Visaggi, Albrizio, Sallustio, Vitale, Cissè (attaccanti).
“Molfetta è una scelta di cuore – ci rivela Marco Vitale, attaccante molfettese, classe ’93, reduce dall’esperienza con l’U.C. Bisceglie- Volevo rimettermi in gioco e sono carico per disputare una stagione importante. Sono convinto, infatti, che, al di là dell’obiettivo stagionale legato alla permanenza in categoria, bisogna sempre puntare al massimo soprattutto mentalmente”.
Vitale ha già disputato diverse stagioni al Paolo Poli raggiungendo il suo apice con 15 reti e 11 assiste non ha mai giocato in categorie inferiori all’Eccellenza: dopo il settore giovanile a Bari e la Primavera al Siena, ha giocato in D a Martina, Monopoli e a Trani, per poi disputare tre stagioni a Molfetta e una a Bisceglie. Un attaccante imprevedibile che ama partire da sinistra per cercare l’assist o la conclusione con il piede forte, il destro.
Conferme, invece, per l’under Roselli, jolly di centrocampo e attacco, e Cissè, prima punta classica.
“Lo scorso anno pian piano mi sono ritagliato un discreto spazio in squadra – dichiara Roselli- e voglio continuare su questa linea partendo da zero anche con il mister Giusto che non mi conosce. Voglio continuare a crescere, anche tatticamente, come ho fatto con il mister Scaringella che mi ha aiutato tanto e mi ha impostato anche come mezz’ala. Certo, il salto di categoria non è facile ed occorre dare molto di più sia dal punto di vista mentale che fisico ma sono pronto a questo. Chiedo, però, una grossa mano ai tifosi: quest’anno vorrei ancora più carica anche perché per noi molfettesi vale doppio e ci consente di esprimerci meglio in campo”.
Cissè, invece, si augura di poter continuare ad aiutare la squadra con il suo peso specifico e con la sua capacità di fare reparto da solo. Lo scorso anno è entrato parecchie volte a gara in corso. È un classico centravanti forte nel gioco aereo che fa dello strapotere fisico e della potenza nel tiro le sue armi migliori. Quando c’è da battagliare, insomma, è l’ultimo a tirarsi indietro.