La Sporting Fulgor Molfetta, in Serie D, esce sconfitta 2-3 dal San Sabino di Canosa contro la quotata Taranto. Una curiosità: le due squadre, molto popolari in Puglia negli anni Cinquanta e Sessanta, sono tornate a sfidarsi dopo ben 64 anni di distanza dall’ultimo match. Purtroppo Molfetta non riesce nello sgambetto contro una delle squadre più quotate per il salto di categoria, ma la bella prestazione dei biancorossi può far sorridere. La classifica ora vede
In Eccellenza pareggio importantissimo per la Molfetta Calcio contro l’Avetrana, quarta forza del torneo. I tarantini passano in vantaggio nella prima frazione, Molfetta non si arrende e ci prova con Fabiano, Facecchia e Vitale, poi quest’ ultimo sigla l’1-1 a due minuti dalla fine. Negli istanti finali del match Molfetta prova il colpaccio, ma l’Avetrana respinge ogni tentativo di forcing molfettese. Dopo dieci giornate la classifica è corta e stretta, basti pensare che i ragazzi di Pino Giusto, settimi in classifica, sono distanti 6 punti dalla vetta occupata dal duo Bitonto e Gallipoli, fermo a quota 22 punti. Fasano e Avetrana inseguono a 21 e 19 punti, mentre la Vigor Trani occupa l’ultimo posto utile per i playoff, con 18 punti. Casarano a quota 17 e il duo Molfetta e Omnia Bitonto, ferme a 16 punti, non sono mai dome in un campionato tanto incerto quanto spettacolare.
Un sorriso e una gioia in Prima Categoria. La Borgorosso, tra le mura amiche del Petrone, batte in rimonta lo Stornarella. Sono proprio i dauni a sbloccare il match qualche istante prima della fine della prima frazione di gioco. Nella ripresa fuori Lopez e dentro Guadagno; è proprio l’esterno molfettese subentrato, con una zampata in mischia, a firmare il pareggio. La Borgorosso resta in dieci per l’espulsione di Lafronza, non si abbatte, ma domina. Una punizione capolavoro di Cubaj, che accarezza il palo prima di entrare in rete, scrive la parola fine su un match bellissimo. Come il capolavoro balistico dell’esterno in maglia Borgorosso e la conseguente esultanza “alla Messi”, mostrando il suo 10. Bellissimo gesto di fair play da parte del capitano Ciccone, bomber dauno abitutato a palcoscenici di categoria superiore, che raggiunge in panchina Cubaj, dopo la standing ovation nei minuti di recupero, per fargli i complimenti per la pennellata disegnata.
La Virtus, dopo due risultati utili consecutivi, viene fermata dall’ostica Nuova Andria 2-1; inutile, ai fini del risultato, la rete di Sciascia su rigore, nei minuti conclusivi del match.
Con questi risultati la Virtus resta penultima in classifica con 5 punti in classifica; la Borgorosso Molfetta agguanta il treno playoff, portandosi in quarta posizione, a quota 14 punti, a sole tre lunghezze di distanza dalla capolista Bitetto, sconfitta la scorsa settimana proprio da capitan Paparella e compagni.