Calcio

Vitale mai banale: il genietto molfettese torna protagonista

Luigi Caputi
Marco Vitale
Gol tipico del suo repertorio, preziosissimo 1-1 per la Molfetta Calcio. Dopo un fastidioso infortuio, l'ex enfant prodige del calcio di casa nostra, è pronto a spiccare il volo
scrivi un commento 617

Ci risiamo. Il più importante copione messo in scena ieri pomeriggio, nella domenica calcistica molfettese, non ha certo rappresentato una novità. Al contrario, si è trattato dell’ennesima riproposizione di un motivo usato e abusato ormai già da qualche stagione a questa parte, non per questo meno piacevole, efficace e vivo.

Il gol alla Marco Vitale è tornato puntuale dopo diversi mesi di assenza. Stavolta ne ha goduto la Molfetta Calcio. Palla ricevuta tra le linee, in posizione leggermente decentrata sulla trequarti sinistra, qualche passo in avanti, doppio dribbling a liberarsi di due marcatori e convergere verso il centro del campo, destro secco, caviglia rigida e collo pieno, palla che si infila nell’angolino basso alle spalle dell’incolpevole portiere. Finta più, finta meno, parliamo di un colpo tipico del repertorio del talento molfettese.

Al 90’ di un match ben giocato e vissuto nella costante capacità di esser pericoloso per la retroguardia avversaria, il fantasista classe ’93 ha impresso il suo marchio indelebile. La rete messa a segno è valsa l’1-1 finale per i molfettesi. Gli uomini di Giusto, per la decima giornata del campionato di Eccellenza, hanno ospitato l’Avetrana, e sono riusciti a strappare in extremis un prezioso pari.

I tarantini si sono presentati all’appuntamento di ieri pomeriggio in una posizione di classifica migliore di quella biancorossa, quinti e con un bottino di 18 punti, superiore di tre lunghezze a quello molfettese. “Per noi è stato un risultato indubbiamente importante- ha dichiarato ai nostri microfoni Vitale-, contro un’ottima compagine attrezzata per la lotta playoff. Certo, se guardiamo alla concreta realtà del terreno di gioco, il pari ci va stretto. Abbiamo tenuto in mano possesso palla e pallino del gioco, siamo stati più pericolosi in avanti rispetto agli avversari. Il gol subìto è stato conseguenza del nostro unico svarione difensivo, per il resto non abbiamo rischiato quasi nulla. Peccato non esser riusciti a capitalizzare tutto quanto abbiamo creato in zona gol”.

Il team allenato da Giusto, dopo il punto di ieri, si trova all’ottavo posto in classifica. Ambire alla zona playoff sarebbe più che legittimo in una simile situazione di graduatoria. Ma il tecnico barese ha catechizzato i suoi giocatori in maniera incisiva; ha trasmesso a tutti loro, Vitale non escluso, il dogma dei piedi per terra e della mente esclusivamente proiettata all’obiettivo salvezza senza playout. “Non è il momento di pensare all’alta classifica- ha detto l’uomo della partita di ieri- adesso ci serve macinare punti e bel gioco per assicurarci la permanenza in categoria. Ottenuto il nostro traguardo salvezza, avremo tempo e modo di divertirci e di sognare. Siamo soddisfatti, perché stiamo dimostrando di potercela giocare contro avversari sulla carta superiori. L’Avetrana, squadra tosta e organizzata, non è riuscita a piegarci, e a tratti ci ha anche sofferti”.

Le prudenti parole da commentatore non rispecchiano l’intraprendenza, il coraggio, talvolta la spavalderia tecnica e fisica del Vitale calciatore. Il ventiquattrenne esterno d’attacco sta risalendo le gerarchie della Molfetta Calcio, e si sta riprendendo quel ruolo di centralità non avuto nella prima parte della stagione. Dopo la lesione all’adduttore che lo ha tenuto ai box per ben giornate, l’esterno d’attacco è tornato a disposizione tre partite fa senza immediatamente ritrovare il posto da titolare.

Il suo rientro è stato faticoso anche per questo, graduale e non fulmineo, in ogni caso positivo. Quello messo a segno ieri è stato il suo secondo gol in campionato, dopo il calcio di rigore realizzato due settimane fa contro il Corato. Tre presenze post-infortunio, di cui una soltanto per 90’, e due reti: niente male. “Spero di poterne fare altre- ha affermato-, e sono ottimista. Sto ritrovando la mia miglior condizione psicofisica, e sono certo di potermi giocare le mie chance per esser sempre protagonista. C’è concorrenza, e questo non può che essere un bene, un grande stimolo per tutti noi attaccanti e per la squadra in generale”. Riecco il trascinatore che conoscevamo: sempre Vitale, mai banale.

lunedì 13 Novembre 2017

(modifica il 29 Luglio 2022, 21:03)

Argomenti

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti