Calcio

Paparella, classe senza tempo: «Bella vittoria, ora voglio i playoff»

Luigi Caputi
Giuseppe Paparella
L'attaccante della Borgorosso Molfetta commenta la vittoria per 5-1 contro la Victrix Trinitapoli
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Eterno ritorno dell’uguale. Osiamo scomodare il vocabolario nietscheano per definire il tema dominante della domenica calcistica molfettese: il ritorno al gol, con una doppietta, di Giuseppe Paparella, in non casuale coincidenza con il ritorno alla vittoria della Borgorosso.

Ieri pomeriggio, al Petrone, gli uomini allenati da Leonino hanno inflitto una sonora goleada alla Victrix Trinitapoli. Con un travolgente 5-1 i biancorossi hanno ritrovato quei tre punti che mancavano da oltre due mesi, che si erano rivelati ignoti nelle prime gare del 2018.

Paparella ha immancabilmente impresso il proprio marchio sul felice pomeriggio borgorossino. Suoi sono stati, dopo l’1-0 di Cubaj e il raddoppio di Lopez, i gol del tre e del quattro a zero. A fine primo tempo, il centravanti molfettese ha trasformato con la consueta freddezza un penalty concesso dal direttore di gara. Nella seconda frazione, il numero 9 si è ed ha concesso il bis: con una punizione calciata dal limite dell’area ha beffato l’estremo difensore avversario sul proprio palo.

“Ma in occasione del secondo gol sono stato aiutato da una deviazione decisiva- ha ammesso con la caratteristica onestà intellettuale l’attaccante che varcherà a giugno la soglia dei quarant’anni- un difensore avversario ha reso la mia traiettoria imparabile per il portiere del Trinitapoli. Non so se quel pallone, senza quel tocco, si sarebbe ugualmente depositato in rete. Dopo le difficoltà di inizio inverno, abbiamo lavorato bene per risollevarci e siamo riusciti ieri a raccogliere i consistenti frutti dell’impegno profuso. Ci voleva la vittoria, ci voleva una simile vittoria, larga, indiscussa e legittimata da una grande prestazione. Abbiamo aggredito gli ospiti sin dai primissimi minuti, abbiamo subito fatto capire loro quali fossero le nostre intenzioni. Non c’è stata storia, e il gol che abbiamo subito sul 5-0 è stato causato dall’unica piccola disattenzione di una gara perfetta”.

Paparella è stato l’unico giocatore borgorossino capace di non abbassare mai il livello delle sue performance, neanche nel periodo buio delle quattro sconfitte consecutive della squadra tra dicembre e gennaio. L’esperto centravanti, che vanta un passato neanche troppo lontano in categorie ben più elevate della Prima, ha timbrato il tabellino in partite negative come il derby contro la Virtus, ha sempre lottato e aiutato i compagni. È sempre stato tra i migliori in campo, nonostante abbia segnato una sola rete tra la doppietta contro la Virtus Andria dello scorso 3 dicembre (ultima vittoria molfettese prima dei tre punti di ieri) e quella contro il Trinitapoli.

Il numero 9 è stato, e presumibilmente continuerà ad essere, la costante e principale garanzia della Borgorosso; probabilmente anche più del geniale e sregolato Cubaj, compagno di reparto e di primato nella classifica marcatori. I due molfettesi hanno segnato gli stessi gol, dodici per l’esattezza.

Cubaj è sprecato per questo campionato– ha detto ai nostri microfoni Paparella- è il giocatore più tecnico, maggiormente in grado di fare la differenza. Sono soddisfatto del mio rendimento personale, non posso nasconderlo. Fare gol per un attaccante è indispensabile. Spero di aver recuperato definitivamente la continuità realizzativa persa negli ultimissimi mesi. Ma preferisco ragionare collettivamente, e gioire soprattutto per il ritorno ai tre punti. Sono dispiaciuto per la crisi che abbiamo attraversato e che, con l’ultima vittoria ottenuta, voglio pensare sia definitivamente terminata. Avevamo ben iniziato la stagione, e ad un certo punto avevamo meritatamente raggiunto il primo posto. Poi, dopo il k.o. casalingo contro il Don Uva, c’è stato un calo netto, difficile e ormai inutile da spiegare. Adesso dobbiamo continuare a lavorare come mai abbiamo smesso di fare, per raggiungere quantomeno l’obiettivo playoff. Siamo troppo distanti dalla vetta, e credo che siamo tagliati fuori dalla corsa alla vittoria del girone A”.

La Borgorosso, guidata dai gol del suo leader, è al momento sesta a quota 29, a due punti dall’ultima posizione disponibile per accedere ai playoff. Non ogni speranza di salita di categoria è svanita. La squadra di Leonino, dopo aver risolto i problemi difensivi che erano comparsi nell’ultima fase della guida tecnica di Patruno, vuole ritrovare la sua costitutiva identità di macchina da gol. La vittoria di ieri, in questo senso, è più che un buon auspicio.

“Abbiamo nuovamente dimostrato- ha concluso il numero 9- di essere il miglior attacco delcampionato, e di poter trovare la via della rete in tanti e diversi modi. Nel complesso sono davvero contento di trovarmi nella Borgorosso. Nella scorsa estate avevo deciso di abbandonare il calcio agonistico, ma la dirigenza borgorossina mi ha convinto a tornare sui miei passi. Non mi pento di aver cambiato idea. Non ho avuto problemi ad ambientarmi in uno splendido gruppo, né ad adeguarmi alla Prima Categoria, che avevo già disputato ai tempi della Molfetta Sportiva”.

I gol di Paparella sono come l’amico per Renato Zero. Sono, nel calcio molfettese, quello che non passa mentre tutto va.

lunedì 12 Febbraio 2018

(modifica il 29 Luglio 2022, 17:04)

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