Calcio

Porcelli, mille ruoli e un unico talento

Luigi Caputi
Antonio Porcelli
Ieri il difensore della squadra di Mininni è stato tra i migliori
scrivi un commento 573

Almeno una certezza c’è, per la Virtus. Il suo nome è Antonio Porcelli, un volto noto del calcio dilettantistico molfettese dell’ultimo decennio. n

Parliamo di un esperto e navigato conoscitore della Prima Categoria, di un campionato che ha disputato con una continuità raramente rintracciabile in altri giocatori del girone A. n

Porcelli è ormai uno dei leader tattici ed emotivi della compagine allenata da Mininni, una garanzia di rendimento e affidabilità, anche nelle difficoltà dei momenti più bui. n

Ieri pomeriggio, nella gara pareggiata per 1-1 dalla Virtus contro il Canosa, l’ex Molfetta Sportiva è stato tra i migliori in campo. Soprattutto nel secondo tempo, quando la squadra molfettese ha lanciato segnali di stanchezza e non è più riuscita a ripartire con la pericolosità della prima frazione, il terzino molfettese ha contribuito in maniera formidabile alla stabilità difensiva dei suoi. n

Ma definire calcisticamente terzino Porcelli è riduttivo, meramente statistico. Indubbiamente quello di esterno basso è il ruolo da lui ricoperto con maggiore frequenza e migliori risultati in carriera. Non deve tuttavia sfuggire quanto duttile sia sempre stato e continui a essere il giocatore virtussino: ha agito da ala, da mezzala, da centrale arretrato e di centrocampo.Del resto, nel 3-5-2 dello scacchiere di Mininni, la sua inedita posizione è quella di terzo di difesa. n

“Un ruolo- ha spiegato il biscegliese trapiantato sportivamente a Molfetta- che ritengo perfetto per le mie caratteristiche attuali. Nonostante qualche acciacco fisico, sto riuscendo a svolgere adeguatamente il compito di difensore centrale. La difesa a tre esalta le mie doti e quelle dei compagni che mi affiancano. Non sono un difensore puro, un marcatore a tutti gli effetti, e perciò posso trovarmi a mio agio solo se ho accanto qualcuno più prestante e maggiormente adatto al lavoro sporco e fisico. Inoltre, avendo giocato in passato come attaccante esterno, nove volte su dieci sono in grado di leggere anticipo la giocata del mio dirimpettaio”.n

Camaleonticamente efficace, Porcelli è sempre stato in grado di ritagliarsi un ruolo da protagonista nelle squadre in cui ha giocato. Uomo di fascia o di mediana, terzino di spinta o di contenimento, corridore di gamba o di pensiero, il trentunenne raramente sfigura sul rettangolo verde di questa categoria. n

L’ottima prestazione di ieri non deve dunque stupire, per un giocatore che sin dall’inizio del corrente anno solare sforna prove di ottimo livello. Il risultato finale di squadra non può però soddisfare quanto quello individuale. Ieri la Virtus, in casa contro una diretta concorrente nella lotta salvezza, al cospetto della quartultima forza del girone A, aveva bisogno assoluto di portare a casa i tre punti. n

In seguito al pareggio ottenuto, la compagine biancorossa si è portata a quota 17 e continua ad essere terzultima: il quartultimo posto, l’ultimo utile per la permanenza in Prima Categoria senza playout, rimanedistante otto punti. “Il pareggio- ha affermato Porcelli- è stato il risultato giusto. Non abbiamo meritato di vincere, ma siamo stati bravi a recuperare, col gran gol di De Cesare, dallo svantaggio iniziale. Abbiamo subito una rete che è divenuta abitudinaria: palla inattiva, respinta corta e centrale della nostra difesa, conclusione vincente degli avversari. Se incassi questi gol, se arrivi in ritardo sulle seconde palle, vuol dire che non sei pienamente determinato, che non ci credi fino in fondo. Se vogliamo salvarci, al contrario, dobbiamo crederci, al di là di ogni questione tecnico-tattica”.n

Il terzino ex Molfetta Sportiva sa bene quale duro destino attenda la sua Virtus nell’imminente ultimo quarto di stagione. È consapevole di poter, con grande probabilità, prolungare ulteriormente il campionato con l’insidiosa e repellente fatica da playout. Le prossime due partite, a suo parere, saranno assolutamente decisive, forniranno qualche certezza in più sul futuro. n

Nella trasferta contro l’Acquaviva, e nel successivo impegno casalingo contro lo Sporting Apricena, ci sarà assoluto bisogno di ottenere punti. “Non penso che il nostro problema sia la sterilità offensiva- ha proseguito il difensore di Mininni– la nostra carenza è di uomini e non di gol. Dopo la sosta natalizia siamo stati al completo e abbiamo infilato una serie di tre vittorie consecutive. n

Adesso invece, tra infortuni e squalifiche, siamo privi di elementi importanti. Oggi mancava gente fondamentale per il nostro gioco: penso a Palermo, Demaj, Salamina, Porta, De Gennaro”. Attento, preciso, chirurgico, nelle letture, nelle aperture e nelle chiusure, dentro e fuori dal campo. Porcelli, nell’analisi delmomento personale e della sua squadra, denota consapevolezza e maturità, si tiene equidistante dalla banalità e dall’avventatezza.n

Si sbilancia con prudenza, non si tira indietro, uomo di affidamento e punto di riferimento per la banda di Mininni.n

lunedì 19 Febbraio 2018

(modifica il 29 Luglio 2022, 16:48)

Argomenti

I commenti sono chiusi.