Calcio

Fiducia Virtus, delusione Borgorosso, trionfo del Don Uva di Carlucci

Luigi Caputi
Virtus Molfetta
I verdetti del campionato di Prima Categoria. E domenica delicatissimo spareggio salvezza tra Virtus e Giovinazzo
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Varietà di stati d’animo. All’indomani della conclusione della regular season, la Molfetta militante nel girone A di Prima Categoria si trova a vivere emozioni contrastanti.

Quello di ieri è stato un pomeriggio di verdetti: trionfali per alcuni, deludenti per certuni, promettenti e non ancora definitivi per altri. Tutti si sono giocati nell’ultima giornata il tutto per tutto; nessuno che potesse vantare l’apatica e atarassica condizione della vacanza anticipata.

Il gialloblu biscegliese del Don Uva – allenato dal molfettese Angelo Carlucci e popolato da suoi compaesani come Cataldo, Marco Sallustio, Antonio De Pinto, Corrado Pisani, ha potuto risplendere ieri anche grazie ad una consistente matrice biancorossa.

Alla guida di una neopromossa estromessa da ogni previsione di trionfo a inizio stagione, l’ex giocatore della Molfetta Calcio ha realizzato un’impresa eccezionale: vincere il suo primo campionato da tecnico e staccare il pass diretto per la Promozione 2018-2019.

Nella gara di ieri gli uomini di Carlucci avevano bisogno di un solo punto per poter esultare al fischio finale. Sul campo della Virtus Stornarella ne hanno ottenuti tre, senza badare troppo a tatticismi e speculazioni, coerenti con lo spirito esibito lungo l’intero arco stagionale: difesa alta, aggressività, agonismo, intenzione perennemente offensiva e verticale, desiderio costante di far gol.

Il Don Uva è arrivato primo grazie alla sua indole battagliera e aliena a ogni compromesso: non a caso è stata la squadra che ha pareggiato meno nel girone A, in sole quattro circostanze. La doppietta di Foday, le reti di Pasculli e Troilo, alle quali vanamente si è opposto con una doppietta il foggiano Ciccone, hanno fissato lo score sul 4-2.

I biscegliesi, portatisi a 61 punti, hanno reso vana la rincorsa insperata dello Sporting Apricena, ieri corsaro al Petrone ma costretto a fermare la sua corsa non oltre quota 58. Nella città di Carlucci i foggiani non sono riusciti a strappare il titolo a Carlucci.

Al loro cospetto, la Borgorosso di Leonino ha visto spegnersi le ultime speranze di raggiungere i playoff e svanire il sogno Promozione. Il legittimo 0-0 della prima frazione è stato sbloccato nella ripresa. Al rientro dagli spogliatoi, complici da ambo le parti sia la stanchezza sia l’obbligo di vincere, si sono aperti spazi interessanti ed è aumentata la pericolosità offensiva.

La squadra di casa, grazie alla solita azione incontenibile di Cubaj, ha conquistato un penalty al 75’. Sul dischetto si è presentato l’uomo di maggior esperienza, il giocatore più forte sul terreno di gioco. Ma neppure Giuseppe Paparella, a una settimana dall’errore del virtussino Marco Mininni nel derby, è sfuggito alla maledizione degli undici metri.

Stessa porta di otto giorni prima, stesso esito, con i biancorossi stavolta delusi e non graziati. Ha fallito il rigore il quarto miglior marcatore del girone A (15 reti), il secondo goleador della Borgorosso, il quasi quarantenne veterano del calcio molfettese, l’ultimo personaggio da cui ci si sarebbe potuti aspettare un simile colpo di scena.

E, ancora come nel recentissimo derby, si è consumata la beffarda sentenza del gol sbagliato gol subito. All’81’ Scarano ha portato in vantaggio lo Sporting<span class="s2">; gli uomini di Leonino sono caduti vittime della sorte che nella penultima giornata li aveva resi carnefici. I 47 punti totalizzati nella regular season dalla squadra molfettese non si sono rivelati sufficienti per disputare gli imminenti playoff.

Passiamo a parlare di chi non ha ancora terminato le fatiche calcistiche del 2017-2018, di coloro che sono attesi da un ulteriore sforzo per conoscere il proprio destino. La Virtus Molfetta e il Giovinazzo si affronteranno in un bollente e delicatissimo derby limitrofo nel prossimo playout. Sarà partita secca domenica prossima, al Petrone, dal momento che la squadra di Mininni che si è meglio classificata al termine della regular season.

Ieri pomeriggio i molfettesi hanno espugnato il campo del Sanctum Nicandrum Manfredonia con un perentorio 2-0. Le reti di De Gennaro e De Cesare hanno consolidato il terzultimo posto e condannato gli avversari, presentatisi all’appuntamento da penultimi, all’ultimo posto e alla retrocessione diretta.

Il Giovinazzo, fanalino di coda fino alla vigilia dell’ultima giornata, ha vinto per 7-1 contro il Celle San Vito e compiuto un insperato sorpasso. Il prossimo avversario della Virtus può insomma addurre due argomenti a favore della salvezza: l’entusiasmo generato dal raggiungimento di un playout che fino a qualche settimana fa sembrava impossibile; il fatto di aver già battuto la Virtus sia all’andata che al ritorno, sia in casa che fuori, nel doppio confronto in campionato. Dal canto loro, gli uomini di Mininni hanno lanciato ieri un messaggio di salute fisica e mentale, hanno dimostrato nervi saldi e sangue freddo in un match delicatissimo e in una situazione critica.

lunedì 7 Maggio 2018

(modifica il 29 Luglio 2022, 13:54)

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